Dott.ssa Francesca Natale

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Dott.ssa Francesca Natale

Psicologa, Psicoterapeuta

Rapporto con la mia compagna e la mia famiglia di origine

Salve, ho un problema di conflitto con la mia compagna e mia sorella e mia figlia avuta dalla mia ex moglie. La mia compagna non ha mai sopportato che io avessi una figlia comunque ha cercato di stare lo stesso insieme a me. Dopo un anno di frequentazione rimane incinta e porta avanti la gravidanza. Ora nostro figlio ha 2 mesi. Tornando indietro nel tempo io ammetto di aver raccontato a lei delle bugie. La prima è stata quando gli ho detto che andavo ad una cena con dei colleghi invece sono andato ad un saggio di mia figlia. Ho raccontato più volte bugie questo fatto raccontato anche dettagli della cena. Avevo paura di perderla. Un altra cosa grave che ho fatto è stato di omettere i mie debiti (circa 200000 euro) per i quali sto cercando di fare una procedura di esdebitamento. Ho un lavoro fisso per fortuna. L'altra bugia è non aver detto che la mia ex moglie aveva altre 2 figlie...avevo detto lei che erano le nipoti. Mi vergognavo del mio passato . Ho conosciuto questa donna in Brasile e poi l'ho fatta venire in Italia con le sue due figlie e dopo un anno è nata mia che ora ha 20 anni. Non vado fiero del mio passato perché mi ha portato dolore in quanto sono stato anche tradito il tutto e durato 15 anni. Mi sembrava doveroso un preambolo di questa parte della mia vita. La mia compagna mi rinfaccia spesso questo mio passato ...mi sento un condannato a vita. Un passato che si trascina con i debiti e con un rapporto distaccato con mia figlia. Da quando sto con lei sto evitando mia figlia per evitare discussioni...la mia compagna vede in mia figlia una poco di buono perché veste in modo provocante e fa la cubista in discoteca. Io provo tanti sensi di colpa. Da poco anche il rapporto con mia sorella e la mia compagna si è deteriorato. Mia sorella è stata un po' invasiva quando la mia compagna era incinta facendo già progetti per nostro figlio e dicendo che la mia compagna era un po possessiva. Posso in parte comprendere la mia compagna. L'episodio però scatenante è stato quando la mia compagna legge un messaggio dove mia sorella scrisse che il figlio con me l aveva fatto per incastrarmi. Dopo una litigata dove stavamo per lasciarci la mia compagna prende il mio telefono e legge quel messaggio..da lì il caos totale. Io spesso raccontavo a mia sorella i problemi che c'erano nella coppia soprattutto il fatto che lei non accettasse mia figlia. Mi sorella pensava che il suo unico interesse fosse avere 2 figli come la mia compagna aveva sempre desiderato. A questo punto la mia compagna esprime anche in maniera non proprio diretta che io chiuda con loro. Mia sorella si è scusata più volte ma non è bastato. Io voglio un bene dell'anima a mia sorella e mia figlia...ma anche alla mia compagna...non so più che fare. So che mi consigliereste la terapia di coppia ma lei dice che va già dalla psicologa del consultorio è non ne vuole sapere. Per quanto riguarda me so che ne avrei bisogno. Questa cosa mi devasta...abbiamo anche un bimbo piccolo. Io gli ho detto che comprendo che lei non li voglia frequentare ma che non lo voglia impedire a me.

Buongiorno,
la ringrazio per aver condiviso con tanta sincerità una situazione così complessa e carica di emozioni. Le storie familiari, soprattutto quando coinvolgono più legami importanti, possono diventare difficili da gestire, soprattutto quando si sommano sensi di colpa, paura di ferire e desiderio di tenere insieme più affetti. Da quanto racconta, mi sembra che stia cercando di mantenere un equilibrio tra il ruolo di padre, fratello, compagno e uomo con un vissuto doloroso. Un equilibrio che però, al momento, sta diventando molto pesante da reggere da solo.

La sua compagna ha vissuto alcuni episodi che l’hanno ferita e oggi sembra mettere confini molto rigidi. Ma questi confini rischiano di isolarla da figure per lei fondamentali, come sua figlia e sua sorella, con cui sarebbe importante mantenere almeno un rapporto rispettoso, se non altro anche per il bene del figlio che avete insieme.

Lei ha già fatto un passo importante: riconoscere gli errori, i silenzi, le bugie dettate dalla paura, e il bisogno di rimettere ordine nella propria vita. Questo non cancella ciò che è accaduto, ma può essere un punto di partenza per costruire qualcosa di più sano.

Se al momento la sua compagna non vuole intraprendere un percorso di coppia, può comunque iniziare lei un lavoro personale, che le permetta di affrontare questa situazione con più chiarezza, forza e meno sensi di colpa. Un percorso individuale può aiutare anche a ridefinire i confini, i ruoli, le scelte da compiere per non sentirsi più schiacciato da obblighi e sentimenti contrastanti.

La cura della relazione con sua figlia e con sua sorella può passare anche da qui: da una maggiore centratura su di sé, che le permetta di essere presente senza dover scegliere continuamente “da che parte stare”.

Un caro saluto.

domande e risposte

Dott.ssaFrancesca Natale

Psicologa, Psicoterapeuta - Massa-Carrara

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