Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Lui non vuole fare l'amore con me

Gentilissimi. Sono una ragazza di 33 anni e convivo con il mio ragazzo da 2 anni. Stiamo insieme da 5 anni. Scrivo qui perchè mi trovo in una situazione che mi porta troppo disagio, infelicità e frustrazione. Lui non vuole avere rapporti sessuali con me. O meglio capita solo una volta al mese. La nostra vita sessuale inizialmente era fantastica, fino al primo anno di convivenza. Tantissima chimica, fantasia. Eravamo sempre in sintonia e io non l'ho mai rifiutato perché mi soddisfava veramente parecchio. Poi da un anno a questa parte, una delusione. Ha iniziato a rifiutarmi. Inizialmente lo accarezzavo e mi spostava con una scusa banale come "mi fa male la pancia""ho sete""sono stanco" ecc...poi ho tentato a chiederlo direttamente con le parole, senza essere troppo spinta e anche lì la negazione. Ogni volta non solo ci rimanevo male ma si finiva per litigare di brutto (un giorno me ne sono andata di casa per 3 giorni) perché non mi dava nessuna risposta ai miei " perché ". Così ho smesso anche di tentarci e ho aspettato la sua mossa che avviene solitamente ogni 24/25giorni. Quando siamo a letto c'è solo il bacino della buona notte. Mai un bacio vero. Ovviamente io non mi sto accontentando e onestamente vorrei anche chiudere la relazione se non si risolve questo problema. Dubito che Abbia una relazione extraconiugale ma non ho mai capito cosa gli impedisce di avere desiderio della sua donna. Sono una ragazza carina, lo so, ma mi sono fatta 20000 complessi. Mi sono anche sottoposta a trattamenti con il filler per migliorare il mio aspetto estetico. Sono veramente spenta! Tanti ragazzi mi vanno dietro e io ho sempre voluto solo lui che però non mi calcola. Dice di amarmi e di avere attrazione ma con i fatti non è coerente. Può essere qualche altra spiegazione?

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL