Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Alla ricerca di un soccorso
Mi chiamo Maria, ho 33 anni e circa 6 mesi fa ho tentato il suicidio. Ho sempre avuto delle difficoltà, fin dall’infanzia, ma nessuno ha dato troppo importanza a qualche comportamento strano e io non ho mai chiesto aiuto. Le cose sono andate discretamente fino al 2018 anno in cui la mia malattia è esplosa e io ho cominciato ad avere parecchi e gravi problemi. Mi sono fatta aiutare da psicologi, psichiatri e psicoanalisti ma non hanno mai centrato l’obiettivo con me. Certo un sostegno c’è stato, anche massivo a volte, ma poi il tutto si perdeva. Adesso ho tante problematiche e visto che sono un’autolesionista sto pensando seriamente di ricominciare a farmi del male. Ricominciare perché da quando ho tentato il suicidio non ne ho più avuto la forza oltre che la possibilità. Comunque il suicidio l’ho tentato buttandomi dal balcone. Sì è stata una vera cavolata. Ma quando si è soli e disperati si arriva anche a questo. Ad oggi sto di nuovo male e non so come farmi aiutare dato che già vado da una terapista e ho lo psichiatra che mi segue per il fattore farmacologico. Chiedo un consiglio per ritrovare speranza e sogni. E perché no anche un po’ di sollievo. Mi sembra tutto così inutile e spento. Vorrei solo scappare via da tutto e avere la possibilità di ricominciare. Grazie Maria
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL