Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Ansie ossessioni e pensieri suicidari

Sono un uomo sui 40 anni, sposato e con figli, da circa un anno sto soffrendo di ansia, ho pensieri ossessivi e penso molte volte al suicidio. Inizialmente avevo anche problemi di attacchi di panico che mi hanno portato a qualche crisi di pianto e a rinchiudermi nel bagno come unico luogo nel quale mi sentivo al sicuro e in pace. Pensavo che il problema fosse il lavoro e quindi ho cambiato, sono stato un paio di volte dalla psichiatra ma poi non ho continuato nell'illusione che il problema fosse generato da ansie lavorative. Ora dopo circa 9 mesi ansie, pensieri ossessivi continuano a tormentarmi. Ho paura di aver fatto errori sul lavoro, di aver commesso chissà cosa, alcune volte mi rendo conto che questi pensieri nascono da cose addirittura inventate dalla mia mente o da ricordi inesatti. Il periodo di ansia dura alcuni giorni, sto bene per circa una settimana e poi vengono fuori nuove ansie. Anche su questioni che non dovrebbero avere alcun problema non riesco a capacitarmi e continuo a pensarci con esiti nefasti a livello personale o economico, immagino scenari brutti, di essere accusato di chissà cosa sul lavoro o in altri contesti. Mi rendo conto di dover iniziare una terapia ma non riesco a trovare la forza e alcune volte unica consolazione è quella di sparire definitivamente e trovare pace. I momenti di pace mi spingono poi a essere positivo ma purtroppo si ricomincia sempre daccapo.

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL