Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Paura di perdere costantemente tutto quello che ho
Buongiorno! Ho questa continua costante paura e paranoia di perdere quello che ho da un momento all’altro. Lavorativamente parlando le cose mi vanno benissimo e sto avendo grazie a Dio tanto successo. Lavoro moltissimo e infatti la mia vita gira attorno al lavoro continuamente e alla mia professione in campo artistico; Non ho una vita sentimentale anche perché con i miei ritmi difficile anche averla; dieci anni fa subii un intervento che ha messo a dura prova quello che sarebbe stato il mio obiettivo anche perché medici molto rinomati mi dissero che sarebbe stato molto difficile costruire una carriera con quello che mi era capitato. Nonostante ciò, con una terapia ben mirata ho superato le aspettative dei medici e ho risolto completamente il post intervento impiegando 2 anni con eccellenti successi sorprendendo tutto l’equipe medico che mi aveva dato precedentemente per spacciato. Dopo qualche anno dall’intervento e dopo aver risolto, capii che la vita di artista non riuscivo a reggerla a livello emotivo, troppa ansia da prestazione, angoscia, paranoia e alla fine ho trovato il mio mondo nella didattica. Mi sono specializzato formato e ho iniziato ad insegnare e da subito e dopo qualche anno ho iniziato ad avere grande successo con una costante crescita e diffusione. Non riesco a capire il perché, ogni giorno, ho questa continua e costante paura di perdere quello che ho e mi sento continuamente angosciato con cambi di umore, chiusura verso gli altri, apatia, nervosismo, stress, stanchezza.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL