Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Mia mamma è da mesi che non mi parla
Salve sono una ragazza di 24 anni, ho scritto qui perchè vorrei capire il comportamento di mia mamma. Da 5 mesi a questa parte mi sono fidanzata con un ragazzo che avevo conosciuto in una comunità dove avevo svolto il mio tirocinio (lei è sempre stata al corrente di tutto). Le cose tra me e il ragazzo vanno bene, si comporta bene, viene a casa mia ed è stato subito accettato dai miei genitori. Da 3 mesi a questa parte però mia mamma minimo due volte al mese decide completamente dal nulla di non parlarmi più per un po' di giorni (le chiedo il motivo e non me lo dice perchè non vuole mai parlare con me). Un paio di settimane fa me l'ha detto dicendole che l'ho delusa tantissimo nel mettermi assieme a questo ragazzo (lei stessa mi aveva dato il suo consenso quando le avevo chiesto la prima volta di uscire assieme a lui) e che non riesce più a guardarmi in faccia. Nella mia vita io non ho mai dato problemi ai miei genitori (mai fumato, mai bevuto, voti altissimi a scuola, uscita poco con amici e mai fatto tardi la sera; quindi rimanevo sempre a casa con lei). L'altro giorno ho scoperto che mi spiava il cellulare e mi controllava le chat con il mio ragazzo e dopo aver scoperto alcuni messaggi intimi (normali per una coppia), ha deciso di non riparlarmi più e di non farmi più da mangiare. Ora ogni volta che siamo nella stessa stanza lei esce e mi continua a dire "mi fai schifo, mi dai la nausea ogni volta che ti vedo, sei una deficiente, ti voglio fuori dai cogl****, io non mi ammalo per colpa tua". Per favore qualcuno più può aiutare? Parlo con mio papà ma mi dice che devo portare pazienza. Grazie. Non ce la faccio più perché sono anche sotto esami all'università e vorrei concentrarmi su quelli.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL