Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Non raggiungo l'orgasmo con il mio ragazzo

Salve, sono una ragazza di 27 anni. Per la prima volta ho una relazione sessuale e sentimentale con un ragazzo. Dalla adolescenza ho sempre praticato autoerotismo con orgasmo compreso. Ho perso la verginità con un ragazzo con cui sto benissimo e che mi fa sentire a mio agio. Ho però il problema di non riuscire a raggiungere l'orgasmo con lui. La comunicazione funziona e ogni volta provo piacere quando stiamo insieme. Il rapporto è sempre preceduto da preliminari e in seguito anche da stimolazione del clitoride durante la penetrazione. Ma comunque non arrivo all'apice. Con l'ausilio di un vibratore il rapporto è molto facilitato. Il problema è che sta diventando un argomento di litigio tra noi. Sentiamo entrambi che ci sia qualcosa che non va. Io mi sento "sbagliata" e lui sente di non essere abbastanza bravo a darmi piacere. Volevo sapere un'opinione da parte di un esperto a riguardo. Potrebbe essere un problema che riguarda la mia difficoltà a lasciarmi andare oppure l'ansia? È cosi sbagliato che si usi un sex toy per raggiungere il piacere durante il rapporto? Ringrazio in anticipo

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d’ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL