Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Ho tradito il mio Compagno che amo in modo compulsivo e senza alcun coinvolgimento emotivo

Sono un uomo di 37 anni che è stato scoperto dal Compagno di 30 anni, dopo 7 anni di relazione intensa e serena, trovando un secondo telefono a lui sconosciuto. Dopo 3 anni di di relazione abbiamo deciso di prendere casa per iniziare la convivenza. Tutto è andato egregiamente fin da subito, parenti e amici non facevano altro che considerarci un esempio di estrema serenità. Così era anche per il mio Compagno. Negli anni, purtroppo ho ceduto più volte a scaricare app di incontri ma senza concretamente incontrare qualcuno, fino alla scorsa primavera quando ho ceduto e da lì è stato tutto come se fossi drogato. Più ne trovavo più ne volevo. Tutto questo lo ha evinto anche lui dalle chat presenti nel telefono. Un comportamento definibile compulsivo credo. Io credo proprio di amare il Compagno ma ora sono davvero molto confuso, non mi capacito di come non siano scattati freni inibitori o almeno riflessioni su quello che stavo facendo e sulle conseguenze. Per me lui é tutta la mia vita, siamo cresciuti insieme mi ha dato tanto e io ho cercato di dargli altrettanto. Gli ho sempre detto che lo avrei sempre protetto e che insieme eravamo al sicuro. Sicuramente é più maturo di me e lo sta dimostrando anche ora. Non riesco davvero a capire come qualcosa nella mia testa non mi abbia fatto pensare a lui in quei momenti. Lui negli ultimi mesi ha tentato più volte di stimolarmi, di confrontarsi dato che erano mesi che non avevamo rapporti e ha dimostrato pazienza. Io gli rispondevo di non essere particolarmente interessato al sesso e di essere pigro. Sono davvero in uno stato confusionale che non mi consente di aggiungere altro.

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d’ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL