Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Non ce la faccio più con mia figlia

Gentili dottori, Sono una mamma di 61 anni e ho una figlia avuta in tarda età alla soglia dei 40. È una brava ragazza, molto dolce e sensibile e studia psicologia all’università, sta per laurearsi, anche se non so come sia riuscita dato che la vedo studiare poco o niente. Il problema è che è da quando è piccola che trascura la pulizia. Quando intendo pulizia mi riferisco alle faccende di casa. A volte, anche quando le chiedo gentilmente di pulire, lei capita che non lo fa. Premetto che io ho altre due figlie maggiori, una che vive all’estero e l’altra è sposata e ha due gemelli di 3 anni. A causa della nascita dei miei nipoti sono stata costretta ad abbandonare casa mia per aiutare mia figlia con i bambini e sono spesso fuori casa per seguirla, tra l’altro ha preferito che fossi io a fare da tata ai bambini, piuttosto che contrattarla. Il fatto che io non riesca a fare le pulizie e torni stanca già mi irrita perché non ho tempo per dedicarmi ad altro e poi mia figlia minore che non mi viene incontro. Mi domando come posso fare per invogliarla? Perché trascura le pulizie? Non le chiedo nulla di speciale eppure non mi obbedisce. Dice che o dimentica oppure ha da studiare. Non so più come fare con lei, litigo spesso e l’accuso di essere una nullafacente e che non riuscirà mai a trovare un marito. Lo faccio per spronarla perché so che è una ragazza tradizionale e che toccando questo tasto reagisce. Ma l’unica cosa che fa è che somiglia a me e che già è tanto quello che fa cioè pulisce il bagno, non sempre, e fa i letti di camera sua. Casa nostra è grande, mi chiedo come mai non le venga in mente nemmeno per un attimo di sistemare, come può riuscire a vivere in un ambiente sporco? Le do della pazza ma nemmeno questo funziona, mi risponde faccia a faccia e rende molto difficile la comprensione. Cosa posso fare? Mia figlia mi preoccupa e mi spaventa, È normale alla sua età?

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL