Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
I miei genitori mi opprimono da sempre
Buongiorno a tutti, sono una ragazza di ben 33 anni in una situazione che è veramente assurda. Purtroppo non sono ancora riuscita ad andare a vivere da sola perché non ho un indeterminato, però lavoro e porto lo stipendio a casa, fino all'ultimo centesimo. Il mio problema è che i miei genitori, soprattutto mia madre, non mi fanno vivere. Non posso andare a fare un viaggio da sola, se esco la sera, lei mi chiama più volte per sapere quando torno, mettendomi in imbarazzo. Se cerco di ribellarmi, è la fine, scenate, litigate, urla, fa leva sui miei traumi infantili e cerca di farmi sentire in colpa, tutto perché magari non ho risposto a una telefonata. Non sono mai andata a fare un viaggio da sola, e ho bisogno di farlo perché potrei morire anche domani e non avrei nessuna esperienza da ricordare. Non so più che cosa fare, ho addirittura pensato di denunciare alla polizia perché a mio avviso questi sono abusi a tutti gli effetti. Ultimamente dei pensieri molti brutti mi affollano la mente, penso che sarebbe meglio morire piuttosto che passare un altro giorno in queste condizioni. Non so più che cosa fare, io voglio solo essere una donna libera di 33 anni, che se decide di partire lo fa senza drammi, se vuole uscire con qualcuno non deve per forza dire con chi è, quando torna e cosa fa. Non ce la faccio più.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL