Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Difficoltà nelle relazioni profonde
Buon pomeriggio, ho 32 anni e da sempre non ho relazioni profonde, non sento di poter fare affidamento su nessuno, sono sempre stata brillante in ambito scolastico e lavorativo, ma non ho mai avuto amicizie stabili e connessioni autentiche, solo superficiali e di interessi comuni, mi sento quasi anestetizzata e i miei rapporti spesso si aprono e si chiudono in continuazione e negli ultimi anni non ci soffro, anzi ci ho fatto così l' abitudine che mi sta bene tenere a distanza la gente e avvicinarmi quando ne ho voglia. Ultimamente ho un paio di amiche con cui sono riuscita finalmente ad aprirmi in maniera tranquilla e sento di essere capita, anche se caratterialmente siamo diverse. Il problema si amplifica nelle possibili relazioni amorose, ad esempio quando conosco un ragazzo non riesco a vivere una conoscenza in modo tranquillo, mi concentro su questa persona fino a quando diventa un pensiero fisso. Ho notato che l'abituarmi alla presenza quotidiana di qualcuno, anche nel breve tempo (15 giorni ) anche tramite messaggio, mi crea un forte attaccamento che mi fa stare male appena sento di provare qualcosa e mi salgono mille dubbi , cerco di staccarmi e in qualche modo chiudo, anche diventando pungente e rabbiosa. Non riesco a fidarmi, penso che questa persona si senta con altre donne e il pensiero di essere presa in giro mi fa andare su tutte le ferie, mi capita che controllo costantemente i suoi accessi whatsapp ecc e penso che non sia sincero.. cioè ho i dubbi se lo sia veramente o meno, non riesco a capirlo e quindi chiudo perché vorrei l' esclusiva. Ho bisogno di un aiuto nel capire cosa mi sta succedendo perché da sola non riesco ad aiutarmi. Vi ringrazio per chi risponderà.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL