Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Storia troppo contorta....AIUTO!
Voglio stringere il più possibile per non tediarvi ma non so veramente come risolvere la situazione: - lui sinto io metà sinta metà italiana -lui mai avuto storia io una delusione antecedente -lui famiglia da mulino bianco io padre assente tossicodipendente ma cresciuta da madre e famiglia materna stupenda - due anni di conoscenza e subito matrimonio - io mi trasferisco a casa sua a 200 km dalla mia famiglia di origine -incomincia a non piacermi la sua vita e i suoi genitori - suo padre accanito dal gioco d'azzardo fa perdere tutto alla famiglia di mio marito casa macchina tutto preso dai debiti Da qui mio marito un disastro : niente più sesso solo sporadico, niente romanticismo...tanta tanta depressione quotidiana quasi regnante sulla sua vita Arrivano con gli anni due figli e io sempre accanto cercando di aiutarlo ma comunque sempre più toccata da questa aria di. Stress Ci trasferiamo dalla mia famiglia di origine e incominciamo a litigare perché i miei suoceri vogliono sempre di più tenere loro i bambini e io sono gelosissima quasi morbosa con i miei figli. Non voglio nella maniera più assoluta che frequenti i nonni paterni, perché vogliono danneggiare i miei insegnamenti. Io metto i bimbi a dormire presto, esigo che frequenti sempre la scuola e un educazione per la migliore. Da lì delirio dopo che gli dico che mi sento messa da parte e mi sento tipo un amica. Lui mi dice che forse non sa se mi ama!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL