Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Come fare quando c'è intesa mentale ma non fisica?

Ho 42 anni, nessun problema a livello sessuale fino a quando ho incontrato il mio attuale fidanzato (che ha quasi 37 anni) c'è una grande intesa, mentale ma anche nei gesti, baci , sguardi...poi quando finiamo ad avvicinarci lui si ritrae. Per lui come per me è fondamentale il sesso, ma dopo mesi, succede sempre questo e mi cerca perchè vorrebbe avere e regalare piacere, ma sul momento è come se si blocca. Non capisco perchè succede solo con me, a detta sua, non credo di fare nulla di sbagliato anzi, ho avuto molta pazienza (5 mesi) ma inevitabilmente poi anche se non vorrei , mi sento come rifiutata e mi allontano, tanto al punto che evito di avere rapporti sessuali. Ho cercato di parlarne, in modo tranquillo, e anche consigliato di parlare con uno specialista, ma la riposta è sempre io non ho nulla che non va. Come posso fare per aiutarlo in questo "blocco" non so più come fare e la mia paura è che arriveremo ad allontanarci nonostante i buoni propositi di risolvere il problema, che invece c'è . eccome se c'è!...

Salve, mi dispiace molto per la situazione che descrivo poichè capisco quanto questa situazione possa avere un impatto sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d’ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa aiutarla soprattutto a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa essere utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott. FDL