Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Indecisione tra compagno e amante

Buonasera, sono fidanzata da 18 anni, non conviviamo, ognuno vive a casa propria e ci vediamo per uscire i fine settimana. Da 1 anno ho una relazione con un ragazzo più grande di me di 10 anni. Lui non ha un lavoro. Io lavoro da sempre, il mio compagno idem, un buon lavoro ed e' benestante. Di questa persona entrata nella mia vita io sento di essere innamorata, penso sempre a lui e quando non lo vedo o non ci parlo sto male, spesso lui si distacca da me per gelosia e mi lascia nel panico perche' io sono dipendente da lui (adesso per esempio ha chiuso con me per l'ennesima volta proprio per questa mia indecisione, e mi sento morire). Tra me e lui c'è una forte passione. Non so cosa fare, sono disperata. Non riesco a immaginarmi una vita senza di lui, ci sono legata in modo importante. Non riesco a dimenticarlo anche se ci ho provato tante volte. Chiedo aiuto perche' non so cosa fare della mia vita: lasciarmi e fare un salto nel buio (con questa persona che alla fine mi offre solo il suo amore, ma zero stabilità economica o sicurezza), o rimanere nella mia confort zone (dove comunque sto bene, ovviamente dopo tanti anni non c'è quel sesso che ho con l'amante, anzi, praticamente inesistente, ma ci vogliamo bene e abbiamo tutto in comune)? Grazie delle risposte

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL