Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Aiuto
Salve, sono Emanuela, ho 32 anni. Mi hanno diagnosticato disturbo borderline, bipolarismo e DOC. A gennaio si è scatenato l’inferno: ho avuto ipocondria durata due mesi, poi pensieri ossessivi esistenziali, poi pensieri macabri con impulsi di farmi del male, poi DOC omosessuale, e adesso ho l’immensa paura di scoprire che sono trans.
Da premettere che sono in terapia farmacologica con la psichiatra e ho iniziato da poco la psicoterapia. Ma ogni minuto sta diventando difficile per me, perché ho la sensazione che se fossi un’altra persona sarebbe tutto diverso.
Non riesco più a guardarmi allo specchio. Ho invidia sia per gli uomini che per le donne, e vivo ogni secondo con l’ansia perché ho paura di scoprire che sono un maschio nel corpo di una donna… ma non lo vorrei mai. Ho paura di scoprire che sarà l’unica via giusta, ma io non voglio accettarlo, perché voglio essere donna!
Ma allo stesso tempo non riesco più ad aggiustarmi, né a fregarmene, né a piacere a qualcuno. Però il pensiero di perdere tutto quello che avevo prima mi fa impazzire, anche se al momento non riesco a provare più emozioni positive, solo tanto odio per tutti e tutto.
Aiuto. È una crisi d’identità o una verità che si è rivelata dopo 30 anni? Come se per 30 anni avessi finto e represso.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL