Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Non mi sono mai amata

Gentili dottori, Scrivo perché sono in un periodo della mia vita in cui vorrei avere una buona autostima per fronteggiarlo. Nella mia vita ho sempre avuto delle insicurezze, sfiducia e ora, da quando mia nonna e mio padre sono venuti a mancare, sento un enorme vuoto e una profonda malinconia del passato. Mi sforzo di vivere nel passato, mentre il mondo attorno a me va avanti inesorabilmente. Provo un grande sentimento di disillusione e vedo il mondo come un brutto posto in cui abitare. Dove mi giro mi giro vedo cose brutte, persone sfiduciate, una società decadente. Mi sento come se il mio futuro fosse incerto. Prima non ero così. In passato ho avuto diverse relazioni occasionali e questo è attribuirle al fatto che non pensavo di riuscire ad attrarre se non mediante il corpo, a cui chiedo immensamente perdono per averlo trattato senza rispetto e dignità. Ho sempre sofferto il confronto con le altre, anche se non avrei motivo dato che sono bella e mi percepisco bella sia dentro che fuori, ma applicare alla mia vita questo concetto non ci riesco. Mi tratto con pochezza e non trovo la forza di cambiare. Mi sento così poco rispetto agli altri, mi sento piccola piccola, come se gli altri fossero sempre più bravi e capaci di me. In passato è stato così perché ero timida e buona, un lato di me che ho soffocato per anni ma che all’occorrenza usciva fuori e non me ne capacitavo perché in fondo sono buona d’animo. Ho letteralmente perso anche la voglia di curarmi. Non so se è pigrizia o semplicemente depressione. Penso troppo alle cose, mi domando perché non riesca a prendere l’iniziativa e a agire Non c’è nessuna persona che si boicotti più di quanto lo faccia io. Come si esce da tutto questo? Ritornerò a sorridere?

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL