Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Rapporto con il mio compagno

Buongiorno, sono insieme con il mio attuale compagno da 6 anni. Io ho 52 anni e lui 71 anni e la nostra relazione è sempre andata molto bene. Da qualche tempo però ci scontriamo spesso per questioni di educazione di mia figlia di 17 anni. Lui insiste a dirmi che non la so educare, che dovrei dargli più regole, ma quando non sono d’accordo in certe cose, lui la prende sul personale e mi dice che ne vuole restare fuori. Premetto che anche lui ha due figli, uno di 34 anni e l’altra di 44. Non vogliono conoscermi e neppure mi salutano. Quando gli faccio dei paragoni, in base a quello che mi racconta lui, dice che i suoi figli non c’entrano, che lui vive con me, per cui ritiene di dover dirmi quello che pensa. Io non è che non voglio ascoltare i suoi consigli, però spesso sono molto autorevoli e non incontrano la mia approvazione perché caratterialmente non sono come lui. Lui è per la punizione drastica ed esemplare, io sono per la punizione del momento in cui accade il fatto e per il confronto, sperando che prima o poi tutto ciò che le trasmetto, venga elaborato e recepito. Il punto è che sento che noi due ci stiamo allontanando! Premetto che lui, milanese dalla nascita, si è trasferito da un paio d’anni da me in un paese del Veneto e questa situazione lo sta turbando molto. Dice spesso che io e i miei figli siamo indietro, dei paesanotti, e che vorrebbe portarci a pensare ed agire diversamente. Per lui lo so che è stata una scelta difficile, quella di lasciare la città, e lo comprendo! Ho mollato persino parte del mio lavoro per stare più tempo con lui. Quello che mi preoccupa però è che non riusciamo a trovare un compromesso nella gestione di mia figlia, che tutto sommato si comporta come una ragazza di 17 anni. Lui la confronta sempre con la sua, e a quel punto gli dico che non può paragonare il comportamento di una 17enne di adesso con quello di una 17enne di 30 anni fa, ma niente, quando tocco questo tasto se la prende. I suoi figli sono intoccabili, i miei giudicabili in tutto. Si, perché ho anche un figlio di 23 anni che però non sta con me ma che comunque a suo dire è indietro. Insomma, sta situazione mi sta logorando! Io tengo tanto a lui, ma non riesco a comportarmi con mia figlia come lui vorrebbe perché non fa parte di me, starei male! Che consiglio potete darmi? Vi ringrazio anticipatamente L.P.

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d’ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL