Dott. Francesco Damiano Logiudice

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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Qual è la cosa più giusta da fare?

Ho un peso addosso da alcuni giorni per una cosa capitata quasi 10 mesi fa e non riesco a perdonarmi. Dopo vari mesi di frequentazione con il mio ragazzo abbiamo deciso a settembre di ufficializzare.  Preciso che stiamo vivendo una relazione a distanza.  Dopo poco che abbiamo ufficializzato sono entrata completamente in crisi (crisi di cui lui era consapevole perché gliene ho parlato).  Avevo paura di non riuscire a vivere una relazione a distanza senza averlo vicino tutti i giorni o quasi, e del fatto che lui ancora non riuscisse ad aprirsi con me a dirmi che era innamorato, e probabilmente ancora non lo era visto che sviava sempre l’argomento. Durante questa crisi mi sentivo così persa e stavo talmente male che questo mi ha portato ad avere una sola scappatella con un ragazzo di cui mi sono pentita immediatamente.  Non ho mai avuto il coraggio di dirlo al mio ragazzo perché le cose poi con lui si sono risolte, abbiamo superato la crisi e sono convinta di amarlo e di voler stare con lui. Stiamo costruendo giorno dopo giorno una relazione sempre più stabile e felice e non riesco ad immaginare i miei giorni senza di lui.  Insomma siamo molto felici insieme e se penso al mio futuro lo penso insieme a lui.  Non so cosa fare, da una parte sento che lui riuscirebbe a trovare una soluzione e a capirmi perché è una cosa capitata anche a lui stesso nella sua precedente relazione, però non voglio perderlo e non riesco a perdonarmi per quello che è successo.  Qual è la cosa più giusta da fare dopo tutto questo tempo? Vorrei potermi perdonare e riuscire a sanare questa cosa da sola per non poter dare un dispiacere e spezzare il cuore al mio ragazzo, lo amo ed è la cosa di cui sono più certa al mondo. Ho bisogno di capire quale sarebbe la cosa più giusta da fare in questo momento.

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL