Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Da molti anni ho dei momenti di profonda tristezza e rabbia
Ciao a tutti, ho 24 anni, ho appena finito il corso di laurea magistrale e da quasi 2 anni ho dei momenti in cui provo una forte tristezza, rabbia e dolore. È la prima volta che esprimo quello che sento a parole; di solito aspetto che i momenti svaniscano e, quando lo fanno, torno a sentirmi meglio, non felice o altro, ma mi calmo. Quando sono andato a vivere da solo per frequentare i corsi di laurea magistrale, mi sono reso conto di essere solo. Infatti, io non ho amici e passavo anche mesi interi senza parlare con nessuno, anche quando ero all’università. Gli unici contatti che avevo erano i miei genitori. Non sono mai stato bravo a relazionarmi con gli altri, specialmente con quelli della mia età, e nelle poche volte che mi ritrovavo insieme ad altri non riuscivo a parlare, non sapevo cosa dire o volevo solo allontanarmi. Questo capita sempre quando uscivo con altri (quando andavo alle superiori). Anche durante la triennale non sono riuscito a fare nuove amicizie, e quindi ho passato i 3 anni senza parlare con qualcuno, ma non avevo quei momenti di tristezza profonda. Forse perché ero a casa con la mia famiglia e non vivevo ancora da solo. Queste mie crisi sono come se, all’improvviso, mi investisse un’ondata improvvisa di tristezza, delusione, rabbia e odio (verso me stesso) e solitudine. A volte, quando la rabbia è molto forte, capita anche che mi tagli (è successo altre volte in passato, sempre quando provo un forte odio per me stesso). Provo l’odio e la rabbia verso me stesso forse perché, da un lato, vorrei riuscire a costruire un legame con qualcuno, ma dall’altro ho questa inibizione che mi impedisce di relazionarmi e mi porta a rifiutare inviti o ad allontanarmi. E questa contraddizione mi fa stare male. Non so come uscire da questo. Sento che, se riuscissi a costruire un qualche legame, potrei stare meglio con me stesso.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL