Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Ho Tradito mia moglie dopo 1 anno di matrimonio
Buongiorno, ho tradito mia moglie dopo un anno di matrimonio, abbiamo avuto due gemelli e tra lo stress, il lavoro, e i litigi mi sono lasciato andare con una mia collega che mi ha chiesto di uscire a mangiare un panino... lei sapeva che ero sposato e avevamo dei figli. La prima volta che è successo ho avuto dei sensi di colpa e dunque le ho detto che doveva finire lì, anche perché non volevo perdere mia moglie.. ma dopo qualche settimana ci siamo rivisti di nuovo e la cosa è andata avanti per due anni, parlavamo tutti i giorni per messaggi o in chiamate.. mia moglie sospettava qualcosa... per me non ero innamorato di questa tizia ma era più un’amica a cui volevo bene, con cui mi trovavo a parlare, ma per lei non era così anche se mi ha fatto capire più volte che era tutto okay.. sapevamo entrambi che doveva finire finché un giorno mia moglie si è messa a farmi un sacco di domande dove io subito ho negato tutto e il giorno dopo ho pensato di chiudere tutto e concentrarmi sulla mia famiglia e su mia moglie.. quindi ho detto alla mia collega che doveva finire qui, che non volevo perdere la mia famiglia e mia moglie. Ma a quanto pare lei non l'ha presa bene e ha fatto in modo di inviare ogni messaggio o conversazione a mia moglie... intendo tutto... ora sono in una situazione in cui mia moglie sta pensando di lasciarmi e io sto malissimo... lei dice che mi sono innamorato della mia collega ma a me sinceramente non frega nulla, nel senso che non provo amore.. era solo lo stare bene a parlare ed era un’ attrazione.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL