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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

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Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

  • Roma (Aurelio quartiere)
  • consulenza online

Lui mi ama. Io non lo amo. Sono disarmata e ho paura di ferirlo

Buongiorno.
Sono Martina, 41 anni, vivo a Pordenone. Ho conosciuto Claudio tramite un sito di incontri. Lui ha 42 anni, vive a Bracciano, è sottufficiale dell'esercito, con mobilità possibile (intendo: trasferimento del luogo di lavoro). Io sono impiegata in una scuola. Entrambi cerchiamo una relazione solida. Entrambi siamo divorziati senza figli ed entrambi abbiamo vite tranquille, 'ordinarie'... Ci siamo conosciuti e frequentati per due mesi.
Ad oggi, lui è innamorato di me, mentre io non sono innamorata di lui. Lui lo sa, e non demorde.
Il suo amore è disarmante: delicato, amorevole, a dir la verità a volte lo sento un po' pesante e lagnoso (lui e il suo modo di esprimere l'amore per me).
Nonostante Claudio sappia quello che (non) provo, e che ciò non toglie il mio affetto e volergli bene ed essere presente nella sua vita, non molla.
Non so come comportarmi, non riesco a intravedere una prospettiva che sia la soluzione migliore per entrambi: desidererei non fargli del male, e non sentirmi in colpa. Chiedo a voi di condividere un pensiero, uno spunto di riflessione, una prospettiva che non ho visto, o che semplicemente non conosco.
E aggiungo alcuni elementi per far comprendere che la situazione è, a mio avviso, delicata: Claudio non ha famiglia, ossia non è presente: un padre assente, che non vede da 10 anni, una sorellastra a Nizza, un fratello problematico a Lecco, sua città d'origine. La mamma è morta nel 2012. Non ha relazioni d'amicizia significative. Nel complesso è una buona persona, adulto, ma anche molto bambino e molto pesante (ed è questo che mi ha dato un non positivo riverbero di lui, che mi ha 'spento' l'infatuazione iniziale...). Temo che palesare questa verità lo ferirebbe troppo, lo farebbe fagocitare in un loop mentale tipo 'io sono sbagliato, io non vado bene, io non merito di essere amato'.
Io amo il mio lavoro, amo la mia famiglia, ho due buone amiche. Non ho la compagnia per le grandi uscite divertenti, ma sono nella mia zona di confort, di equilibrio, in questo momento della mia vita.
Io ho fatto percorsi terapeutici in passato, dopo la separazione e il divorzio. Anche lui, dopo la morte della madre.
Vi ringrazio se vorrete condividere con me il vostro contributo, e grazie per la vostra attenzione.
Un caro saluto e buon lavoro.
Martina

Salve Martina, mi spiace molto per la situazione che state attraversando. Dalle sue parole si denota comunque l'affetto e la premura nei confronti di un uomo in evidenti difficoltà emotive. Ha fatto bene ad esporre in maniera chiara sincera ciò che non prova verso questa persona, cercando chiaramente di non ferirlo e rispettando i suoi sentimenti. Lui non demorde, come lei scrive e ciò posso comprenderlo tuttavia, al contempo, ritengo che possa essere utile un consulto psicologico per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione e per cercare delle strategie utili e funzionali per fronteggiare questa situazione onde evitare che, con il tempo, possiate ferirvi e rovinare l'affetto e la stima che comunque vi lega e vi legherà sempre.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

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