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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

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Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

  • Roma (Aurelio quartiere)
  • consulenza online

Non so cosa mi succede

Buonasera, da marzo soffro di ansia. È iniziato tutto con un attacco di panico e successivamente l’ansia è stata sostituita da derealizzazione e depersonalizzazione, con conseguente lieve depressione in quanto a causa del primo disturbo vedevo tutto in maniera irreale, finto ecc… L’ansia e gli attacchi di panico sono stati indagati, credo di aver sciolto i conflitti e di conseguenza anche la derealizzazione e depersonalizzazione si sono attenuate e sono in via di guarigione. Tutti i miei sintomi mi hanno portato a notare quanto fosse disfunzionale la relazione con mia madre, quanto soffrissi per come si comportava nei miei confronti. 3 settimane fa con calma ho detto tutto ció che mi è mancato, di quante volte ho sofferto perché non mi sentivo integrato all’interno della famiglia e mi sentivo loro nemico pur non avendo fatto niente. Purtroppo facendo notare tutto ció sono stato aggredito verbalmente e fisicamente e finalmente ho avuto modo di sfogare tutta la rabbia repressa che covavo da un anno. Come dicevo prima ho incassato per un anno intero comportamenti, parole, fatti perché ero abituato a reprimere sempre tutto. Dopo l’ultima discussione violenta sia verbalmente che fisicamente mi sono trasferito da mio papà( sono separati i miei genitori). La prima settimana ero molto provato e stanco, probabilmente quello sfogo di rabbia mi aveva lasciato senza energie, successivamente piano piano stavo sempre meglio fino a quando non decido di chiamare mia madre ed evitare di mettere un muro fra me e lei. Ho ragionato molto su ciò che sentivo e ho sentito di voler mantenere il rapporto in modo distante in modo tale che lei non possa ferirmi e io non mi aspetti niente da lei. Il problema è sopraggiunto quando per puro caso l’ho vista e mi ha “pressato” mi ha chiesto quando ci rivedremo, che se volevo la casa era aperta, che se volevo potevo venire a cena ecc.. A questo ho risposto con un “ non mi sento pronto” ma 40 minuti dopo mettendomi a letto ho avuto un mini attacco di panico( mini perché l’ho bloccato con la respirazione) e nei giorni successivi compreso oggi credo si sia scatenata una sorta di depressione, non so perché ma era tornata l’ossessione del pensiero suicidario, paura di perdere il controllo, stanchezza, accenni di ansia. Fino a quando ieri sera ho avuto febbre a 38, malditesta, brividi di freddo e un forte bruciore/pizzico alla coscia sinistra che non avevo da un bel pó ( questo bruciore l’ho avuto perennemente per due settimane dopo che sono andato via di casa). Dopo aver sudato moltissimo di notte questa mattina non ho più niente a parte un po’ di malditesta.
È possibile che vedere mia madre, essere pressato mi faccia così male? È possibile che voglio il mio tempo senza vederla? È possibile che questa febbre sia uno sfogo dovuto al suo incontro? Da un po’ di tempo penso di voler andare via un mese in posti come il Perù, dovrei assecondare questa mio sentire?

Salve Riccardo, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso poichè comprendo  quanto possa essere difficile gestire tutto ciò.

L'attacco di panico rappresenta un allarme rispetto ad una situazione ed un periodo di vita evidentemente stressanti pertanto, per tale motivo, è necessario cercare di contestualizzare il sintomo alla sua storia di vita ed alle sue esperienza personali, remote e prossime.

Dunque ritengo importante che lei richieda un consulto psicologico al fine di approfondire la situazione con maggiori dettaglia, elaborare  pensieri e vissuti emotivi connessi e per trovare strategie utili per fronteggiare l'ansia ed i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

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