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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

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Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

  • Roma (Aurelio quartiere)
  • consulenza online

Relazione di coppia

Buongiorno, cercherò di essere breve e esaustivo al contempo.
Ho grandi problemi con la mia compagna, Paola, bolognese, mia coetanea ( 52 anni) che conosco da due anni. Dopo pochi mesi dall'inizio della nostra relazione, che fino a quel momento era felicissima, é accaduto un fatto che ha radicalmente e negativamente cambiato il nostro rapporto. Da allora viviamo continui alti e bassi, siamo fermi, un passo avanti e due indietro, complicato anche dai nostri caratteri che sono molto simili..
Molto brevemente, durante un week end avevo portato a casa dei miei genitori a Bergamo ( vivo a Bologna) Paola, che in quell'occasione ha conosciuto mio padre e mio fratello intrattenendosi per ore, mentre non ha conosciuto mia madre e mia sorella essendo in vacanza. Come detto sono bergamasco, sono poco loquace e introverso, la mia famiglia molto all'antica e poco ospitale. Durante una serata mia madre mi telefonò dicendomi che avevo sbagliato a portarla a casa e Paola sentì.
Da subito cambiò atteggiamento sentendosi ferita e rifiutata dalla mia famiglia, ha rifiutato ogni contatto con quest'ultima. Io all'inizio non ho capito subito la gravità della cosa e anche se ho apostrofato mia madre per il suo atteggiamento non sono riuscito da subito a salvaguardare la mia compagna che pretendeva scuse immediate..che non ci sono ancora state perché lei rifugge ogni contatto.
Devo aggiungere che Paola ha un pessimo rapporto con la sua famiglia e sperava di trovare nella mia il calore che la sua non glia ha dato. La mia famiglia é pronta a scusarsi ma Paola preclude ogni possibilità e il nostro rapporto di conseguenza é congelato a quel momento.
Come posso muovermi premesso che tengo moltissimo a Paola?
Grazie

Salve Maurizio, mi dispiace molto per la situazione che si è venuta a creare poichè comprendo il dispiacere connesso.

Provate ad instaurare un dialogo schietto e sincero, ma al contempo non giudicante, cercando di esprimervi pensieri e vissuti emotivi in merito a ciò che si è creato: ciascuno di voi ha dei rispettivi bisogni, legittimi che, in parte, possono trovare esaudimento nell'altra persona ma in parte, è necessario cercare di incontrarsi l'un l'altro.

Comunque, se lo ritiene opportuno, ritengo che un consulto psicologico possa aiutarla ad affrontare il momento ed a trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde  evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Resto a disposizione, anche online

Cordialmente, dott FDL  

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