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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

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Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

  • Roma (Aurelio quartiere)
  • consulenza online

Perché sono emozionalmente povero e non riesco ad entrare in contatto con gli altri?

Salve, vorrei porre una domanda che mi turba da un paio di mesi: ultimamente sto riflettendo molto su me stesso, in particolare su ciò che provo, e mi sto rendendo conto che non riesco a coinvolgermi emotivamente in nulla, o meglio, ci riesco ma molto difficilmente. La mia vita è caratterizzata da una povertà emozionale, infatti tutti i giorni mi occupo di poche attività, come: leggere, guardare film, studiare e giocare ai videogames; ma ogni volta che faccio tutte queste attività non riesco mai ad appassionarmi veramente, e come se le facessi solo per svago momentaneo e per dovere, non riesco a provare quella passione(inteso come stato dello spirito) nella vita che mi faccia battere forte il cuore. Ogni volta che devo fare qualcosa ho sempre bisogno di programmarla in testa, e quando faccio l'attività riesco a provare solo un senso di intrattenimento, anziché un vero proprio interesse, nel senso che non riesco a desiderare di voler approfondire ulteriormente l'attività che sto svolgendo. Il mio problema emozionale non si limita unicamente alle attività solitarie(se così si può dire), ma anche nelle relazioni sociali: infatti nelle relazioni sociali faccio veramente schifo, ho la voce piatta e bassa così come il mio umore(difficilmente ho sbalzi di umore), le mie espressioni facciali sono povere(del tipo qualcuno fa una battuta e io non rido, oppure faccio un sorriso con una risata un po' forzata). Nella mia vita ho avuto pochissimi amici, amicizie perlopiù superficiali, limitate unicamente in un ambiente scolastico. Al momento ho pochissimi amici, con cui mi incontro solo a scuola, e non ho nessuna fidanzata (e non ne ho mai avute). In generale, i miei rapporti umani sono sempre stati superficiali, caratterizzati sempre da un distacco emotivo, salvo con i miei familiari. Se devo essere sincero, non mi sono mai sentito in contatto quasi con nessuno nella mia vita, mi sono sempre sentito lontano dagli altri, come se loro non potessero mai comprendermi così come io non potrei fare altrettanto. Sono sempre stato una persona chiusa e distante nella vita, molto difficilmente mi apro e rivelo cose su di me, anche quello che faccio quotidianamente non lo rivelò così facilmente agli altri. Vorrei sapere una opinione di un esperto in merito al mio problema, cosicché io possa individuare il problema e agire di conseguenza.

Salve Fabrizio, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio connesso. Sarebbe opportuno cercare di identificare meglio i pensieri disfunzionali che si attivano nei momenti che descrive e che le impediscono di raggiungere quello che lei intimamente vorrebbe ottenere, in sintonia con i suoi reali lavori.

Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e soprattutto trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

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