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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

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Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

  • Roma (Aurelio quartiere)
  • consulenza online

Ansia da prestazione nei bambini

Buonasera, sono la mamma di una bambina di 10 anni che pratica ginnastica ritmica fin da quando aveva 5 anni. È letteralmente innamorata di questo sport, si trova molto bene con l'ambiente della sua società sportiva ed ha un ottimo rapporto con le sue amiche/compagne. A partire da quest'anno però ha iniziato a sviluppare una forte ansia ogni volta che le comunicano che ci sarà una gara, al punto che ha deciso di non partecipare alle ultime gare organizzate.
Ne noi come genitori, ne le sue allenatrici hanno posto problemi su questa cosa, lasciandola libera di scegliere e di elaborare questo momento. Il problema però è con se stessa..non vuole fare gare ma in questo modo si sente esclusa ed inadeguata.
La sua paura non è quella di ottenere un punteggio basso in classifica ma ha il terrore della situazione in cui deve presentarsi in pedana davanti ai giudici e teme di dimenticarsi tutto. Non è quindi il problema del risultato ma il non saper gestire l'ansia sul momento.
Non so se devo lasciar perdere o aiutarla a superare questa cosa, perchè sembra che la prima a soffrirne sia lei. Va agli allenamenti felice e si impegna tantissimo, ma ritiene poi di non riuscire a superare questo momento. A me dispiace perchè non vorrei che la vivesse come una sconfitta e si rassegnasse all'idea di non riuscire anche se ama profondamente questo sport. Abbiamo infatti provato a proporle di provare una cosa diversa, magari uno sport di squadra ma assolutamente non ne vuole sapere. Come pensa sia giusto comportarsi?

Salve Silvia, mi spiace molto per la situazione della bambina poichè comprendo il disagio che può sperimentare; comprendo anche le preoccupazioni di una mamma. Ritengo importante non sottovalutare la questione poichè la bambina probabilmente potrebbe soffrire le elevate aspettative scaturite da se stessa e dall'ambiente sociale: potrebbe erroneamente puntare eccessivamente sulla performance come manifestazione unica del proprio valore.

Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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