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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

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Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

  • Roma (Aurelio quartiere)
  • consulenza online

Disfunzione sessuale

Salve, sono una ragazza di 20 anni e sono fidanzata da un anno. Con il mio ragazzo attuale ho avuto i miei primi rapporti, ma in tutto questo periodo di tempo non sono mai riuscita a raggiungere l'orgasmo. Nei primi mesi, non provavo nessun tipo di piacere, successivamente abbiamo notato che se lui "giocava" prima con le dita, per un po' di tempo e se la penetrazione avveniva in determinate posizioni (2/3-4) riuscivo a provare piacere, sempre senza mai raggiungere l'orgasmo. Ultimamente, da 3 mesi a questa parte, ho iniziato a provare fastidio nella zona pelvica, come se durante la penetrazione la zona venisse limata e fosse estremamente sensibile, tanto da non riuscire a completare il rapporto. In concomitanza con questo fastidio il piacere si è ridotto a zero. Ho fatto due ecografie, una esterna ed una transvaginale da cui è emerso solo che ho le ovaie dall'aspetto policistico, per il resto è tutto a posto. Quello che mi preoccupa, a parte il non raggiungimento dell'orgasmo, è che io non ho mai provato eccitazione in procinto del rapporto. È capitato che io abbia provato un limitato piacere durante la penetrazione, ma mai prima. Non ho avuto la sensazione di pulsazione della vagina e tutto ciò che l'eccitazione e il desiderio sessuale ne conseguono. Non so più come fare. È da un anno ormai che vanno avanti questi problemi.

Salve Miriam, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto ed, altresì, aiutarla a gestire i potenti circoli viziosi che si verificano in queste circostanze e che agiscono come potentissimi fattori che mantengono la sintomatologia in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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