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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

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Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

  • Roma (Aurelio quartiere)
  • consulenza online

Come si deve reagire quando si viene lasciate?

Ho 27 anni e da una settimana si è chiuso un capito importante della mia vita, una relazione durata ben 10 anni. Tra alti e bassi c'è l'abbiamo sempre fatta a superare per lo più i suoi ostacoli, credendo ci fosse amore e rispetto alla base, è stato un amore bellissimo e per la prima volta mi sono sentita amata veramente. Andava tutto bene vacanze, cene, divertimento, amicizie e tanto amore, ma negli ultimi 4 anni tutto è cambiato, lui lasciandosi trasportare da varie situazioni, abbiamo avuto una sorta di cambiamento e per amore ho iniziato a essere il suo sostegno al 100% psicologico, fisico e mentale. Arrivando agli ultimi due anni dove lui cambiato TOTALMENTE , e arriva il primo tradimento con una donna molto più grande, lo scopro soffro mi dispero, ma dopo le sue scuse e sensi di colpa lo perdono e ci passo avanti, cosi tanto da decidere di andarci a convivere, l'inizio non è stato dei più belli avendo anche un lavoro dove lavora di notte , tornava a casa dormiva sul divano non c'era dialogo ne nulla, arrivato il periodo invernale (periodo lavorativo più tranquillo ) inizio ad avere sospetti che messaggiasse con un'altra ragazza, cosi inizio a controllare telefono, chat ecc., fino a quanto scopro l'ennesimo tradimento sempre con una ragazza più grande, me ne vado da casa ma dopo un po' lo riperdono e ritorno a casa. Ma l 'estate scorsa dopo essere stata già ferita, illusa e tradita scopro di nuovo che lui si risente con questa ragazza fino a quando mi dice "lasciamoci non so più se ti amo". Torno a casa dai miei distrutta ma lui nonostante mi avesse lasciata inizia con l'assillarmi di chiamate, messaggi a fare il geloso nonostante lui si vedesse con l'altra… passano sei mesi lunghi e dolorosi per me e lui decide di lasciarla e torna da me gli do l'ultima speranza dicendo proviamo e vediamo come va… ma ad oggi dopo altri sei mesi mi chiama un giorno cosi all'improvviso dicendomi ancora una volta che non sapeva cosa volesse, che il problema era lui, che si sente inferiore a me e che non mi amava e a questo punto ho deciso di stroncare del tutto ogni tipo di contatto con lui una volta e per sempre. Ad oggi lui si sta risentendo e vedendo con l'altra dato che ha il via libera , so che a perderci non sono io ma lui e sono consapevole di aver toccato abbastanza il fondo e sono abbastanza intelligente da poter aspirare a qualcosa di più bello e soddisfacente, però ho dei vuoti, e quando inizio a pensare che lui sta cosi bene da non contattarmi e cercarmi più mi tremano le gambe, se penso che lui possa avere un futuro con un altra persona mi fa mancare il respiro .. ed è cosi che cado in una profonda depressione un burrone, non riesco a mangiare, ho un dolore dentro e non so come cercare di guarirlo, ho crisi di pianto infinite mi metto sotto le coperte e piango per ore ed ore, allora cerco di darmi forza ed esco vedo amiche amici ma poi all'improvviso nel momento in cui sto meglio mi ritorna quel pensiero che mi logora dentro e mi viene la tachicardia questo stato di ansia mi sento soffocare mi manca il respiro e non so come uscirne, perché stare male per una persona che non ha interesse per te? perché non riesco ad essere felice? non è giusto.. e non era neanche giusto stare con una persona che non mi amasse… ma sto male mi sento marcire dentro, mi sento spezzata, infelice... e voglio guarire da questa cosa… ma nn so come si fa…e non so che fare , mi concentro sul lavoro, sul mio futuro e i miei obbiettivi ..ma per adesso vedo tutto cosi lontano e mi sento senza vie di fuga, solo chiusa in un buco nero.

Salve Annalisa, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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