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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

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Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

  • Roma (Aurelio quartiere)
  • consulenza online

I miei genitori non mi permettono di compiere esperienze

Buonasera, sono una ragazza di 17 anni, fra 5 mesi e mezzo compierò 18 anni e sarò finalmente maggiorenne. La mia età, come molti altri fattori, è un vincolo che non mi permette di vivere come vorrei. La mia libertà di scelta viene sempre compromessa da una loro regola o desiderio. Come esempio, vorrei riportare un evento accaduto oggi stesso. Ho un ragazzo, molto comprensivo e fantastico, e per passare un po' di tempo da soli in pace e per consolarmi da una recente delusione riguardante il mio futuro voleva portarmi in vacanza per due giorni, fuori dalla regione in cui viviamo. Ovviamente ho chiesto il permesso dei miei genitori, ed inizialmente mio padre era d'accordo, mentre mia madre si è mantenuta sul disaccordo, aggiungendo che per lei non potevo nemmeno uscire all'angolo di casa. Quando poi ha detto di parlarne con mio padre, quest'ultimo si è infastidito dalla responsabilità posta a suo carico, e ha quindi rifiutato la mia richiesta. Mia madre l'ha presa sul ridere e quindi le ho chiesto per quale motivo non mi lasciasse. Conoscono il mio ragazzo da 4 mesi e mezzo, quindi non è un completo sconosciuto. Ma lei ha voluto rispondere con un "è pericoloso". È dalle medie che osservo che ai miei coetanei sono concessi molti permessi, viaggi, uscite e investimenti, mentre io sono sempre costretta ad essere chiusa in casa. Ho quindi posto la situazione a mia madre, la quale ha risposto, ridendo, con "Non avevi detto di smetterla di compararti agli altri?" voltando il tutto a sua convenienza, nonostante lei non rispetti questa mia decisione quando si tratta di me che sbaglio a fare delle cose o le faccio con poco tedio. Oltretutto mi è stata imposta come regola da mia madre di comunicare sempre dove come quando perché e con chi esco. Se per caso non rispondo al cellulare, mi sgrida di continuo, sminuendomi pure. Vorrebbe anche intromettersi nelle mie esperienze sessuali, ed è qua che confesso che le ho mentito e sto mentendo tutt'ora sul fatto di essere vergine, benché non lo sia più. Questa è l'unica grande cosa che le abbia mai tenuto nascosta, ma per qualsiasi altra cosa le ho sempre detto la verità, accettando anche le conseguenze. Lei non è al corrente della mia vita sessuale, e non voglio lo sia. Mi ha chiesto di avvisarla prima degli atti per potermi portare da un esperto e fare i dovuti esami, ma così mi sembra molto assillante. Ne io ne il mio ragazzo abbiamo problemi, siamo in salute. Non riesco più a sopportare queste continue inibizioni, non sopporto vedere che i miei coetanei possono fare tutto ciò che vogliono e io invece sono costretta a pulire incessantemente o studiare, nonostante i miei risultati siano ottimi, e sentirmi isolata dagli altri. Ho un continuo mal di testa e una sensazione costante di malessere e stress. Solitamente il pomeriggio dormo un po' dopo aver svolto le faccende di casa, ma appena mi vede dormire mia madre mi sveglia irritata, dandomi della sfaticata e chiamandomi in mille modi diversi. Cosa dovrei fare?

Salve cara ragazza, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Credo innanzitutto che sia importante che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero mediante il quale poter condividere pensieri e vissuti emotivi circa la situazione da lei riportata al fine di trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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