Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Non so come definire mia mamma
Non riesco a definire mia mamma: è una di quelle persone che da fuori si tende a pensare "strane". È apatica, e sembra che nelle discussioni arriva sempre più tardi degli altri. Con lei non ci si riesce a fare un discorso/confronto normale tipo parlare di cose importanti, o di attualità, economia, bollette, o qualsiasi tematica etc quando si parla anche tra parenti non interviene mai. Non trasmette niente, ma è sempre stata così da quando sono nata: lei va a fare la spesa, parla solo con persone anziane (sembra quasi la faccia sentire superiore o più grande). E una persona vuota e pigra. Suo fratello è disabile a livello fisico (problemi con le gambe dalla nascita) e mentale, tuttavia gli è anche riconosciuta questa disabilità; lui vive ancora con la loro mamma anziana (ha il vizio di spendere tanti soldi e ad oggi gli viene tolto il V dello stipendio, e non accetta consigli da nessuno) Poi ci sono io, capitata per caso... Mio papà una persona per bene, intelligente, buona, acculturato, un gran lavoratore, che piace parlare e stare con le persone, ecc io cresciuta dalla nonna paterna e dal papà. Mia mamma al di là di portarmi a scuola o qualche visita o da una qualche amica non ha mai fatto una grande parte nella mia vita. Oggi, a 30 anni, ho mio papà all ospedale, mi trovo a gestire insieme al mio compagno, mia madre con la gestione della casa e le finanze. Chi mi può dire che problema ha mia madre? Un Tso? Io vorrei aiutarla ma non mi ascolta, se dico qualcosa non lo fa, mi racconta bugie (me ne accorgo quando lo fa), mi minaccia di andare via (ma non sa leggere bollette, non sa gestire soldi) Lei però non ha una pensione, ha fatto la mantenuta tutta la vita. mi sta rovinando la vita.. io mi sono costruita una casa con il mio compagno con tanti sacrifici, oggi mi sento la vita rovinata. Erediterò mia mamma, suo fratello, mia nonna materna(?). Sono tutti e 3 della stessa situazione.. Scusate il lungo scritto, sono disperata. A chi posso rivolgermi per queste situazioni?
Salve Anna, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL