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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

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Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

  • Roma (Aurelio quartiere)
  • consulenza online

Come posso pensare in positivo ed essere fiduciosa?

Da un 1 anno e mezzo sento un peso psicologico per quanto riguarda la mia condizione lavorativa. Sento che il tempo scorre ed io sempre più fuori dal mondo lavorativo. Non ho ancora 30 anni ma pur non avendoli mi sento vecchia, inadatta e una fallita in quanto non sono ancora realizzata. Pur avendo una laurea e preso un master mesi fa, non ho ancora maturato tanta esperienza nel settore che vorrei; di conseguenza sto cercando anche altro pur di arrangiare ma sembra che non vada bene ne per l’uno e ne per l’altro . In più, aggiungerei anche il peso di sentirmi non all’altezza del mio ragazzo che, a differenza mia, ha un lavoro stabile ed è realizzato ( siamo coetanei). Tra i due mi sento io l’uomo della coppia perché provo vergogna non solo a sentirmi una delusione per lui ( cosa che nn pensa e mi rimprovera per questo) ma, siccome stiamo da 6 mesi, penso sempre a quando conoscerò a breve i suoi amici o la sua famiglia e cosa penseranno di me non avendo ancora un lavoro. Sto facendo di tutto, ho le idee chiare ma so che è difficile fare ciò che si vuole ma mi demoralizza . Amici e amiche che già sono più avanti di me e sono anche più piccoli di me. I miei che ormai mi danno per spacciata e che pensano che mi faccia comodo stare a casa quando invece io vorrei scappare, convivere e avere una mia indipendenza ma non lo capiscono…. Sto male. Ho pensato anche di lasciare il mio ragazzo perché davvero sono un fallimento, lui a differenza di me, pensa che mi faccia problemi inutili ma in realtà non ha capito realmente cosa ho dentro. Sto male, vorrei morire perché tanto alla fine sono fuori dai giochi. Non merito l’unica gioia che mi è capitata in questa crisi, non sono la ragazza di cui può andare fiero così come la mia famiglia che mi mette a paragone di mia sorella . Cosa posso fare? Nn mi va di parlarne con lui, alle volte ci provo, ma non voglio essere un peso e voglio che ci sia felicità apparente tra noi perché lui sta bene con me. Vorrei un supporto e uscire da questo tunnel emotivo di negatività

Salve Catia, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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