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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

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Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

  • Roma (Aurelio quartiere)
  • consulenza online

Preadolescenza e telefonino come comportarsi

Buongiorno, mi chiamo Roberto e ho una situazione particolare di famiglia da affrontare. Ho 51 anni e vivo solo con mia figlia di 11. Nel 2021 purtroppo a causa di una brutta malattia mia moglie è deceduta. Il trauma per me è stato forte ma all'apparenza mia figlia sembra riuscire a superarlo senza troppe difficoltà. Abbiamo seguito un paio di percorsi terapeutici (in alcune occasioni anche appuntamenti insieme) ma mia figlia dice di non voler più proseguire qualsiasi tipo di seduta perché ritiene di non averne bisogno, rifiuta categoricamente ogni tipo di aiuto in quel senso. Io sono molto preoccupato perché vedo che gli unici interessi di mia figlia sono principalmente il telefonino e le sue amiche. Finché io assecondo questi suoi interessi va tutto bene ma al primo NO che le viene mostrato e motivato da ragioni Importanti non lo accetta e mi attacca sostenendo che mi comporto così apposta per farle dei dispetti. Io personalmente mi frequento con una ragazza che qualche mese fa ho tentato molto delicatamente di renderla partecipe della nostra vita ma ho notato un netto rifiuto da parte di mia figlia e questo fatto condiziona molto il nostro rapporto. Sono in un momento di grossa difficoltà. Forse sono solo paranoie mie ma non sento per niente affetto da parte di mia figlia (rapporto tra l'altro splendido fino a 7/8 mesi fa). Ripeto che l'unica cosa che pare interessarle in questo momento è il telefonino e le sue amicizie. Se possibile chiedo aiuto....grazie

Salve Roberto, mi spiace molto per la situazione che ti scrivere per il lutto che vi ha colpiti. Immagino quanto possa essere difficile crescere una figlia da solo in particolare in una fase della vita così delicata. Ritengo importante evitare di insistere ulteriormente con la ragazza perché evidentemente in questo momento non si sente nelle condizioni migliori per poter affrontare il turbinio mentale ed emotivo e la traversa; ritengo tuttavia utile che però lei possa richiedere un consulto psicologico per se stesso al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici con sua figlia onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad riedificare quei pensieri disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL

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