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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

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  • Roma (Aurelio quartiere)
  • consulenza online

Reazioni violente ai litigi

Buongiorno, Sono una ragazza di 26 anni e sono fidanzata da circa 10 anni con un uomo che ora ne ha 36. A settembre dovremmo sposarci, ma ultimamente (da quando è iniziata la convivenza) lui si arrabbia con me in continuazione per tutte le cose che faccio e che per lui non vanno bene, arrivando addirittura ad essere violento. Generalmente è una persona molto tranquilla, o almeno è così quando ci sono gli altri. Stamattina stavamo cucinando insieme e io sbadatamente con il coltello ho fatto un graffio sulla cucina ed è una cosa che è già capitata un’altra volta. Io sono molto goffa purtroppo in queste cose, mentre lui è molto bravo. Si è arrabbiato così tanto che mi ha dato un calcio molto forte prendendomi la schiena. Questi episodi sono già capitati altre volte, ma molto raramente. Ora stanno cominciando a capitare più spesso e io sono un po’ spaventata e lui in momenti in cui é molto arrabbiato mi dice che gli faccio schifo come persona e che vorrebbe tornare indietro per non mettere più in mezzo il matrimonio, ma che ormai è troppo tardi. Uno degli ultimi litigi (successo perché io ero stata morsa da un cane e stavo prendendo medicine già da un po’ per altri problemi) non ha voluto accompagnarmi in ospedale e non mi ha parlato per 2 giorni perché ho preso l’antibiotico (come detto dal dottore) e secondo lui non avrei dovuto prenderlo. Non so come gestirlo sinceramente, prima quando non vivevamo insieme non aveva mai fatto queste cose, anzi sembrava sempre ragionevole. Lui dice che io lo porto all’esasperazione e perciò reagisce così. Io non so cosa fare

Salve Giovanna, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Credo innanzitutto che sia importante che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero mediante il quale poter condividere pensieri e vissuti emotivi circa la situazione da lei riportata al fine di trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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