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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

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Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

  • Roma (Aurelio quartiere)
  • consulenza online

Perché quando litigo urlo e alzo le mani

Buongiorno, mi chiamo Maria e ho 26 anni. Ho una relazione con il mio fidanzato da quasi 5 anni e da qualche mese abbiamo iniziato a convivere. Lui ha 31 anni, mi ama tantissimo, è sempre molto presente e affettuoso. Ma mi sono accorta, che nell'ultimo periodo discutiamo molto per stupidaggini, e lui ha un atteggiamento verso i miei confronti che mi ferisce. Se una cosa mi da fastidio e gliela dico, lui inizia a ridere come se stessimo giocando, non capendo la gravità della cosa, quando io non mi sento compresa e ascoltato, scatta in me un qualcosa di inspiegabile, inizio ad alzare le mani ed a urlare, come se volessi attenzioni. Ma lui successivamente inizia a guardarmi con degli occhi freddi e arrabbiati e spesso mi ''offende'' con le parole forti, con la consapevolezza che lui abbia ragione. Questo mi porta ancora più rabbia e aggressività. L'ultimo episodio è stato qualche giorno fa in vacanza la sera prima del mio compleanno, io avevo voglia di uscire e lui invece si era steso sul letto per riposarsi. Alla mia domanda ''amore non vuoi uscire?'' mi risponde: ''dammi 10 minuti''. così faccio, gli do un pò di tempo, mi preparo ma poi realizzo che non ne vuole sapere mezza. allora mi agito, inizio ad alzare la voce e a prendermela. Lui stufo di ascoltarmi si alza e mi dice: '' se continui, vuoi vedere che ti lascio qui da sola a piangere e ti rovino il compleanno?'' girandosi di spalle, alche scatta in me l'aggressività, gli prendo il viso con forza e glielo giro, in quel momento lo graffio. E li scatta una lita molto molto grave. Forse la più grave di tutte, prima si arrabbia poi, cercava un pò di smorzare e poi mi offendeva con delle parole molto forti. Questo mi ha destabilizzata completamente, al punto di avere un attacco di panico e non nego di aver pensato anche a farmi del male in quel momento. Lui continuava a infierire, ''dai piangi piangi, bambina di 5 anni''. ''dai usciamo sennò fai i capricci''. ''questo succede quando stai con una persona immatura'' ''è sempre colpa tua''. abbracciandomi successivamente. Frasi che ad oggi nonostante abbiamo chiarito mi rimbombano in testa. Io non voglio più avere questi atteggiamenti perchè dopo mi fanno star male il triplo. Non voglio urlare o alzare le mani. non vorrei passare sempre dalla parte del torno. Ma vorrei essere capita e compresa.

Salve Maria, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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