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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

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  • Roma (Aurelio quartiere)
  • consulenza online

La rabbia che provo nei confronti di mio marito

Sono una donna di 39 anni sposata da 2 anni e 15 di lungo fidanzamento, 10 mesi fa ho partorito la mia bellissima figlia. Dopo aver partorito non mi hanno rinnovato il contratto di lavoro e quindi sono a casa con la mia pupetta io e lei. Da quando sono in gravidanza e poco dopo il matrimonio ho iniziato ad avere rabbia nei confronti di mio marito. Le mie rabbie iniziano con la gelosia nei confronti delle colleghe. L'ho sempre idealizzato però degli avvenimenti mi hanno fatto scaturire questa rabbia, non mi fido più di lui. Nelle discussioni lui si chiude non risponde e questo mi fa arrabbiare sempre più. Se io gli chiedo una cosa (una banalità mi mandi delle foto? ) lui non risponde non le manda se non dopo la mia classica arrabbiatura devono passare giorni di richieste e dopo le mie arrabbiature lo fa. Nelle discussioni con altre persone non prende mai le mie difese. Lui mi dice che sono pazza e mi devo far curare da qualcuno bravo che è presente. Io così divento rabbiosa e non riesco a controllare la mia ira nei suoi confronti (la sanità mentale è un tasto dolente che mi tocca personalmente ho un fratello che soffre di una malattia mentale grave ed io prima di sposarmi me ne sono sempre occupata. Dobbiamo risolvere delle situazioni delicate come una successione e chiedo a lui di chiamare dei tecnici per velocizzare sono passati anni. Lui mi dice si ora chiamo ma passano i giorni e io di nuovo glielo chiedo .... per lui lo stresso. Intimità mi cerca solo per i suoi di bisogni, prima lo cercavo sempre io adesso è lui che lo fa anche pochissime volte al mese 1-2. Quando lamentavo questa cosa prima mi diceva che era colpa mia che non prendevo iniziativa. Non è geloso di me nemmeno quando qualcuno mi scrive io glielo dico e lui non risponde e nemmeno chiede. Io vorrei sentirlo vicino ma lui di suo non esprime emozioni abbracci o baci solo su richiesta (mia). Dovrei conoscerlo perchè è sempre stato cosi ma non mi capacito. Prima lo facevo spesso lo abbracciavo lo coccolavo, capitava che delle volte lui mi rifiutasse anche quando elemosinavo una suo abbraccio prendeva scuse devo fare la barba poi... magari non mi abbracciava più ed io mi arrabbiavo dicendo che non era possibile elemosinare il suo affetto cosi mi arrabbiavo. Ora non ho più questi slanci nei suoi confronti. Adesso per qualsiasi cosa succede.. non mi aiuta con la bambina quando vede che sono in difficoltà io mi arrabbio con lui e a lui dà fastidio. Lui dice che mi ama è vero si prende cura della nostra famiglia fa la spesa mi aiuta quando glielo chiedo ed ha tempo con la bambina però vorrei sentirlo vicino e non lo sento cosi. Questo mi provoca una frustrazione e dopo un pò mi arrabbio vado in escandescenza non riesco a dominare la mia rabbia (vedermi cosi non mi piace) abbiamo parlato delle mie frustrazioni nei suoi confronti ma è sempre cosi il problema sono io che dovrei farmi vedere che da qualcuno per lui sono esagerata perchè ho problema nel fidarmi delle persone come ad esempio lui che aspetto sempre il momento giusto per dargli addosso. Ho paura che sto perdendo mio marito così facendo e inevitabilmente il rapporto con lui

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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