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Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

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  • Roma (Aurelio quartiere)
  • consulenza online

Mio padre non accetta il mio partner

Ho 30 anni e sono in una relazione con il mio partner (33 anni) da 8 mesi. L‘ho portato a casa dei miei genitori mio padre sembrava di andare d’accordo e di approvarlo ma subito dopo ha iniziato a criticarlo in tutti i modi possibili dicendo che il mio partner non lo vede adatto lo vede una persona senza futuro, non al mio livello. Per dare più contesto alla situazione devo descrivere il mio partner. È di origini africane vive in Europa da 2 anni, ha avuto una carriera da atleta professionale ma a cause di una ferita ha dovuto fermarsi e ora si è trasferito in Europa per studiare e fare un master per lavorare nell‘ambito del business dello sport però le sue origini danno problemi, non hanno ancora accettato il suo permesso di stare in Europa. Sta avendo progresso, fa tante cose lavora per associazioni di sport, ha 2 lavori, studia. Si è trovato un appartamento e lo vedo paziente, intelligente e una persona calma e rispettosa. Purtroppo mio padre vorrebbe che io trovassi un partner di alto livello. Nel senso che vorrebbe una persona di livello benestante perché io lavoro in quel settore ma nella mia carriera lavorativa e universitaria non mi sono mai trovata con persone di ambiti benestanti da un punto di vista romantico. Mi sono innamorata di una persona di un paese di terzo mondo ma comunque lui viene da una famiglia normalissima con persone meravigliose che ho conosciuto alcuni vivono in Europa. Comunque siamo arrivati al punto dove devo scegliere tra mio padre o il mio partner. Sono disperata perché mio padre ha addirittura detto che sono una delusione e ha vergogna del mio partner e vorrebbe morire perché io come figlia sono una delusione e avrebbe visto la suo vita andare in un altro modo. Mi da rabbia perché sta diventando un rapporto tossico tra padre e figlia. Io non sono responsabile per le sue infelicità. Cosa devo fare come devo affrontare questa situazione?

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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