Dott. Francesco Damiano Logiudice

leggi (15)

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Non riesco a lasciare la mia ragazza perchè minaccia di suicidarsi

Buongiorno, vivo una brutta situazione a causa del rapporto che mi lega a questa persona. La mia storia è alquanto travagliata, da premettere che lei ha 24 anni ed io 33. L'ho conosciuta 4 anni fa e siamo stati per due anni insieme. Purtroppo le cose non funzionavano ed ho deciso di chiudere, notando già la sua ossessione in quanto mi pedinava, cercava di frequentare i miei stessi posti ed altro, costringendomi ad un radicale abbandono della vita sociale. Tuttavia, dopo un anno di separazione commetto un grande errore: ci torno insieme. Ancora oggi mi chiedo i motivi di tale scelta, ma essenzialmente la rividi in pessime condizioni e il mio senso di colpa mi spinse a fare ciò. Purtroppo nemmeno al secondo tentativo le cose sono andate bene, anzi! Addirittura ha litigato con la mia famiglia (composta da 2 persone), ha iniziato a coinvolgere i miei amici d'infanzia nella nostra relazione accusandomi inoltre di essere un violento. Ultimamente mi invitava ad andare in terapia, così stanco di una relazione del genere decido di lasciarla nuovamente. E da qui il panico: dopo avermene dette di ogni, minacciato di denunciarmi, incolparmi della sua infelicità e dei suoi insuccessi, nei giorni scorsi ha deciso di minacciare il suicidio e sostenendo che avrebbe scritto una lettera di accuse nei miei confronti. Purtroppo io vivo nel costante senso di colpa di averle fatto passare brutti momenti e non riuscirei a convivere con un altro senso di colpa. Le ho pensate tutte, e ad oggi la mia unica idea è quella di mettere fine alla mia vita, in quanto non riesco più a tollerare tutte queste accuse e soprattutto perchè non riesco più ad essere concentrato sul lavoro. Ho anche accantonato la mia vita sociale, preferendo chiudermi a riccio rispetto a questa situazione e cercando di non coinvolgere altre persone. Ormai sono sempre più convinto che il problema l'ho creato io e devo pagare per questo, e ormai i sensi di colpa non mi lasciano più condurre una vita sana. Sono distratto, poco attivo a tratti apatico. Questo mi sta distruggendo, anche perchè non riesco ad accettare di essere causa del male di una persona. Ho bisogno di un consiglio. P.S. Spero di essere stato chiaro, anche perchè ora non riesco a scrivere meglio.

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL