Dott. Francesco Damiano Logiudice

leggi (15)

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Adolescente incontrollabile e autolesionista

Buongiorno, Sono il fratello di un ragazzo 16 enne che da qualche giorno a questa parte ha delle crisi, sia autolesionisti che mentali, che giorno dopo giorno diventano insostenibili. Le crisi a sua detta sono partite da quando ha visto un noto concerto di musica commerciale di cui non faccio il nome per evitare guai legali, ecco da quel concerto in poi mio fratello è diventato sempre più irriconoscibile, irascibile e soprattutto autolesionista sia a livello fisico che mentale che per quanto riguarda l’alcol (che fino a quel concerto non aveva mai bevuto). All’inizio le crisi duravano massimo 1 giorno poi si riprendeva grazie alle nostre rassicurazioni che gli davamo dicendo che era solo una fase passeggera che passerà, ma da questo sabato la crisi sembra non conoscere fine con le rassicurazioni che non funzionano più (nostre e della psicologa la cui terapia non gli ha fatto assolutamente nulla dato che lei si limita a darle degli esercizi generici e non specifici al caso), inoltre ogni giorno anche di notte ripete in continuazione le stesse cose su ciò che si sente (c’è un conflitto interiore fra il lui a cui gli piace la musica alternativa e il lui che sente in continuazione la musica commerciale in testa e dato che non vuole diventare fan della musica commerciale e non riesce a dimenticarsi di quella cosa lo manda su tutte le furie) e non possiamo lasciarlo neanche da solo che lo sorprendiamo a tagliarsi o a bere alcolici. Secondo voi la situazione può essere ancora gestita in autonomia o dobbiamo ricoverarlo? Attendo vostre risposte

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL