Psicologo, Psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Ho tradito il mio fidanzato, ora i sensi di colpa mi uccidono
Salve Sono una ragazza di 25 anni, fidanzata da 2 anni con un ragazzo poco più grande di me. Questa è la mia prima relazione seria e mi ritengo fortunata perché il mio ragazzo è una persona meravigliosa, lo amo e lui mi ama tantissimo. Da subito abbiamo una bella confidenza e sintonia, parliamo tanto e ci siamo sempre rispettati. Sessualmente abbiamo una bellissima sintonia, ma ho, avevo anche prima di lui, problemi con l'orgasmo. Ultimamente questo problema si è sempre più accresciuto, tanto che qualche settimana fa mi sono riavvicinata ad un mio amico con cui avevo dei rapporti puramente sessuali, lui mi stuzzicava e provocava ed io, nonostante sapessi di sbagliare alla fine, durante una serata di alcol e fumo, ho ceduto, forse perché questa sfida mi eccitava. Così ho tradito il mio ragazzo, ma come è finito il rapporto i sensi di colpa hanno iniziato a divorarmi. Sono entrata in uno stato di confusione totale, in cui mi sono chiesta il perché e se amassi ancora il mio ragazzo. Ho analizzato l'accaduto e ho cercato delle risposte. La cosa più sicura è che amo il mio ragazzo, tantissimo. Affogo i sensi di colpa nel fumo, ma appena non fumo i sensi di colpa ritornano e mi divorano. Non riesco a perdonarmi per quello che è successo e il solo pensiero di farlo soffrire mi fa piangere. Non so davvero cosa fare. L'unica cosa che so è che non voglio perderlo, ma non riesco a perdonarmi. Mi sento così sporca e sbagliata. Non so davvero come comportarmi Vi ringrazio in anticipo per l'aiuto
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL