Dott. Francesco Fisichella

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Dott. Francesco Fisichella

Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo

La depressione - cos’è e come si cura

I disturbi dell’ umore: la depressione.


Cos’è e come si cura

A cura del Dottor. Francesco Fisichella
La depressione è un disturbo caratterizzato da un persistente abbassamento del tono dell'umore accompagnato da un insieme di sintomi affettivi, comportamentali, somatici e cognitivi di intensità variabile. Può rappresentare un periodo limitato nella vita di ciascuno, magari in reazione ad eventi stressanti come lutti, separazioni, perdita del lavoro, delusioni sentimentali o anche a difficoltà nelle fasi di passaggio dell'esistenza(ciclo di vita),ad es. adolescenza, maturità, genitorialità, post-partum, vecchiaia, etc.. Inoltre possono esserci cause ereditarie (disposizione genetica alla depressione), malattie o disturbi fisici (anemia, disturbi ormonali, condizioni di immobilità, carenze vitaminiche, scarsa attività della tiroide). In altri casi può avere una cronicità, protraendosi nel tempo.

L’ elemento più evidente della depressione è l’umore triste, un atteggiamento solitario e apatico. Spesso la persona depressa può avere manifestazioni di pianto anche senza nessuna apparente ragione, può anche avere difficoltà a dormire o svegliarsi molto presto al mattino senza più riuscire a prendere sonno. Altresì al contrario, può dormire più del solito ed avere costantemente una sensazione di stanchezza. Può darsi che perda appetito e cali di peso, oppure, in alcuni casi, potrà invece mangiare molto più del solito e aumentare di peso.

E' caratteristico che la persona in questo stato si veda in modo estremamente negativo. Si sente senza speranza e senza aiuto, si biasima e si condanna anche per colpe di poco conto.
C’e quindi un pessimismo verso se stessi, il mondo circostante e il proprio futuro.

La persona depressa perde interesse in ciò che succede intorno a lui e non ricava soddisfazione dalle attività che prima trovava piacevoli. Inoltre ha difficoltà a prendere decisioni o a mettere in atto le decisioni prese. Alcune individui possono essere depressi anche senza mostrare sintomi evidenti, ma lamentandosi invece per malesseri fisici o diventando consumatori di alcol, droga o cadendo in altre forme di dipendenza (internet,gioco,sesso,etc..)

Infatti a volte le dipendenze sono il segnale di uno stato depressivo latente, nascosto, e specificatamente nell’assunzione di alcol e droga, la persona trova un apparente e illusorio sollievo negli effetti di tali sostanze. Non rendendosi conto che ad un problema ne sta aggiungendo un altro. Sempre nell’ ambito dei disturbi dell’ umore uno stato depressivo, può presentarsi anche in associazione a stati euforici: in questo caso avremo un disturbo bipolare ,nel senso che la persona oscilla nei poli opposti dell’ umore e quindi alterna fasi depressive che la inducono ad essere apatica e rallentata a fasi che la rendono iperattiva e sovraeccitata.


La cura
La depressione, soprattutto nelle forme più profonde, non deve essere sottovalutata.
La terapia deve agire su più livelli: farmacologico, e di sostegno psicologico/psicoterapeutico.
Il farmaco, soprattutto nella fase iniziale della terapia, è un alleato necessario che consente alla persona di star meglio nel breve periodo e la rende più recettiva e propositiva verso un percorso psicologico che necessariamente avrà tempi più lunghi.

La terapia psicologica dovrà inizialmente avere carattere supportivo per favorire un processo di integrazione, strutturazione, rafforzamento dell’Io e un più obbiettivo esame della realtà.

Sarà opportuno ripercorrere la storia della persona, delle sue relazioni, e dei modelli operativi interni che l’hanno portata ad una situazione di sofferenza. Successivamente il lavoro sarà incentrato sulle dinamiche interne e di relazione che mantengono nel presente lo stato di malessere. Per la persona depressa, capire che ha un ruolo attivo,suo malgrado, nel mantenimento della sofferenza è importante per farle sviluppare un senso di autoefficacia positiva, e un rafforzamento dell’autostima. Se necessario si potrà anche allargare il contesto terapeutico a famigliari significativi che hanno influenza nella vita del soggetto.

La terapia familiare in questo ambito si è dimostrata molto efficace.

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