La mia compagna si vuole trasferire nella sua città di origine e me lo chiede praticamente tutti i giorni

Buongiorno, Mi chiamo Filippo ho 43 anni lavoro da 20 anni a bologna dove da 7 convivo con la mia compagna di origini pugliesi con cui ho avuto una bambina che ora ha tre anni. Lei si vuole trasferire nella sua città di origine e me lo chiede praticamente tutti i giorni creandomi stati di ansia ed attacchi di panico in quanto capisco bene che la bambina dovrà seguirla in questa scelta ed io dovrò fare il padre nei week end. Non sono convinto di trasferirmi in quanto la mentalità che ho si scontra con quella della sua famiglia molto appreniva e protettiva ogni volta che andiamo che non sono poche cerco di vivere la citta trovandone il piu possibile pregi ma solo frequentando luoghi protetti e privati per non incorrere in personaggi folcloristici si riesce a non farci caso ma ha che prezzo. Oltretutto la sua situazione lavorativa non andrà certo migliorando dato il periodo di crisi e lasciare un lavoro a tempo indeterminato che ha per fare un salto nel vuoto mi pare azzardato. Insomma sono preoccupato per il futuro di entrambe nonché del mio dovendomi adattare ad una nuova vita: mi sento costretto e non è una scelta questo trasferimento

Gentile Filippo, la prima cosa che percepisco è il tuo tormento per questa scelta... percepisco anche che consideri oggettiva la decisione della tua compagna, e me ne domando il motivo. Sembra una decisione presa in modo unilaterale, che certo, se è così, avrà delle motivazioni interiori e concrete ben precise, anche se non conosciute al momento. Penso quindi che sia importante, da solo o con l'aiuto di uno psicologo, che tu cerchi di comprendere e dar voce ai bisogni della tua compagna che stanno sotto questa decisione, vedere, eventualmente, se possono essere soddisfatti in altro modo... e infine capire cosa fare.

Se servisse, sono a vostra disposizione  su Bologna e provincia (San Lazzaro, Funo, Molinella)