Dott. Gabriele Manzini

Ciao, sono il dott. Gabriele Manzini, psicologo iscritto all'Ordine dell'Emilia-Romagna (tesserino n. 9598) e psicoterapeuta in formazione ad orientamento biosistemico.

Mi occupo di ​supporto psicologico, ​sostegno emotivo e ​consulenza, relativamente a diverse problematiche psicologiche, fra cui:

• Disturbi d'ansia e dell'umore
• Problemi relazionali
• Orientamento e crescita personale in momenti di transizione
• Disturbi stress-correlati
• Malesseri psicofisici/disturbi somatoformi
• Gestione della rabbia

Offro questi servizi a:

• Adulti e giovani adulti che stanno vivendo momenti di fragilità personale, emotiva o relazionale; 
• Bambini e adolescenti con difficoltà emotive, comportamentali o di apprendimento.

Nel mio studio incontro le persone e le loro storie. Insieme possiamo esplorare vissuti ed esperienze che ci fanno sentire bloccati, scomodi, non riconosciuti, sofferenti. Da qui, potremo svolgere insieme un lavoro di artigianato: prenderemo le conoscenze scientifiche sul funzionamento dell'essere umano e gli strumenti psicologici per il benessere, e li adatteremo alla persona, nella sua unicità e peculiarità. In questo processo, potremo esplorare le direzioni possibili per ritrovare consapevolezza, equilibrio ed energia.

L'approccio Biosistemico al lavoro psicologico non è soltanto un insieme di ricette e protocolli da seguire. Per comprendere meglio gli strumenti che propone per la salute e il benessere mentale, possiamo considerare questo approccio come una lente, un punto di vista da cui partire per accogliere e conoscere la persona.

Che cos'è una persona, secondo la biosistemica?

Una persona è prima di tutto un organismo e un sistema.

Ok, ma in che senso?

Noi siamo un organismo, nel senso che il nostro corpo e la nostra mente sono uniti insieme in modo indissolubile. Questa semplice verità rischia a volte di essere dimenticata nelle routine quotidiane della società contemporanea, spesso caratterizzate da una separazione tra le attività corporee e quelle intellettuali. Eppure, diversi modelli neurofisiologici (Gellhorn, 1967; Laborit, 1986), embriologici (Boadella e Liss, 1986) e neuroscientifici (Damasio 1995, Shapiro, 2019), confermano questo: quando pensiamo, lo facciamo anche con il corpo; quando ci muoviamo, lo facciamo anche con la mente.

Noi siamo un sistema, nel senso che la nostra vita è fatta di tante parti diverse, che contribuiscono a formare la nostra identità. Le nostre scelte, le esperienze che abbiamo vissuto, gli ambienti in cui siamo cresciuti, i nostri bisogni, le nostre idee, le emozioni, le aspettative... Sono solo alcune delle tante parti della nostra vita, che ci definiscono e si influenzano reciprocamente nel costruire la nostra storia, il "chi siamo noi" (Morin, 1982).

Detto questo, che cosa può fare l'approccio Biosistemico per te?

A volte, nei momenti difficili della nostra vita, finiamo per rimanere prigionieri di una parte della nostra storia. Ciò che aveva funzionato in passato per sbloccarci, ora non funziona più. 
"Sono stato abbandonato/a", "mi sono sentito impotente", "non potrò mai uscire da questa situazione", "nulla ha più senso", "non potrò mai perdonarmi", "ho fallito di nuovo", "sono terrorizzato/a", "non posso più fidarmi di nessuno", mi sento persa/o", "mi sento vuota/o", "non capisco perchè mi faccia questo", "provo angoscia e non so perchè"...
Sono solo alcuni esempi delle situazioni, dei pensieri e delle emozioni che ci intrappolano e ci provocano grande dolore.
Insieme, potremo esplorare la tua storia, per cercare i nodi emotivi che ci rendono prigionieri, e sperimentare i possibili modi per scioglierli, con la mente e con il corpo.