Dott. Gaetano Tizza

leggi (35)

Dott. Gaetano Tizza

psicologo, psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Sono un ragazzo di 18 anni e soffro di depressione e non vedo via d'uscita

Salve a tutti, mi rivolgo qua perché sono disperato, ho 18 anni e soffro di depressione ed ansia generalizzata da ormai parecchio tempo, già l'anno scorso avevo avuto un periodo di depressione di circa un mese, frequento una psicologa da quasi 6 anni che mi ha aiutato a passare periodi di crisi ma l'anno scorso ho dovuto passare ad un aiuto di un farmaco da uno psichiatra che mi ha dato una cura che mi ha aiutato a star meglio almeno fino a settembre /ottobre quando sono ricaduto in questo stato depressivo senza precedenti, sto troppo male mi manca l'appetito, ho sonnolenza durante il giorno,  non trovo più piacere a fare qualsiasi cosa che un tempo mi piaceva fare, ho senso di tristezza, fatico a fare qualsiasi cosa, a scuola quest'anno il mio rendimento è pessimo anche per la poca frequenza perché non riesco ad andarci
L'errore che ho fatto è forse interrompere bruscamente la cura dello psichiatra Daparox (paroxetina) quest'estate verso Luglio perché vedevo che stavo bene diciamo con me stesso e provavo il piacere di fare le cose normalmente, ma verso ottobre sono ricaduto in questo stato a cui non vedo via d'uscita, quindi sono ritornato da questo psichiatra e mi ha riprescritto Daparox ho provato a riprenderlo per due mesi ma non abbiamo visto miglioramenti quindi ha deciso di passare a Venlafaxina da 37.5mg per una settimana e ora sto prendendo 75mg e continuando a prendere 5 gocce di daparox perché non va interrotto bruscamente.
Durante l'estate e qualche mese fa ho fatto uso di stupefacenti che penso mi abbiano aggravato la situazione in particolare in contemporanea con l'assunzione di daparox e mi sono preso qualche sbronza con l'assunzione contemporanea di Venlafaxina, la mia domanda è riuscirò mai a ritrovare la gioia di vivere seguendo questa terapia psicologica e psichiatrica senza usare sostanze di altro tipo alcol/stupefacenti?

Serve che riprende la cura sia farmacologica che psicoterapica ...possibililmente cognitivo-comportamentale! Ma deve avere pazienza e seguire un piano operativo sia per ristrutturare il sistema di pensiero che probabilmente alimenta in negativo, sia per innalzare il livello di ricettività su tutti gli stimoli piacevoli ...io avrei delle idee su questo ultimo aspetto (ma non so da dove scrive!) e se comunque si trova bene con il suo terapeuta riprenda con pazienza e fiducia!

domande e risposte

Dott.Gaetano Tizza

psicologo, psicoterapeuta cognitivo comportamentale - Caltanissetta - Ragusa

  • Disturbi d'ansia
  • Attacchi di Panico
  • Dipendenze (affettive, sesso, cibo, gioco d'azzardo, ecc.)
  • I disturbi depressivi
  • Terapia di coppia
  • Psicoterapia ad indirizzo cognitivo comportamentale
  • Disturbi d'Ansia e dell'Umore
  • Psicoterapia di coppia
  • Ipocondria
  • Disturbo d'attacco di panico
  • Dipendenze da gioco d'azzardo e internet
  • Dipendenza affettiva
  • Ansia
  • Terapia per Disturbi d'Ansia
  • Cura degli attacchi di panico
  • Disturbo bipolare
  • Dipendenza da cocaina
  • Dipendenze da internet
CONTATTAMI