Dott. Gaetano Tizza

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Dott. Gaetano Tizza

psicologo, psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Accettare la paura di arrossire?

Salve, ho 41 anni, forse di questa cosa ne ho sempre sofferto; ovvero l'eritrofobia...negli ultimi 3anni la cosa si e' accentuata specialmente sul lavoro, mi spiego meglio: quando sono al centro dell'attenzione molte volte ma non tutte...dipende dai contesti, in mensa quando magari qualche persona mi rivolge la parola; questo vale se o piu' o meno confidenza...io comunque pratico sport e amo la vita con gli altri ma in certi contesti arrossisco e non posso trattenere in nessun modo il rossore, ho provato col reiki, ho provato con metodi presi dal web, sono andato 2 volte da 2 psicologi differenti....nulla, qualche miglioria l'ho trovata da solo parlando col mio inconscio ma questo e' poco davvero poco...ho timore di arrossire sempre...ed allora vi chiedo...secondo voi e' meglio accettare questa cosa non contrastandola? Alcuni me lo dicono che sono rosso a volte e l'unica soluzione e' rispondere: " qual' e' il tuo problema nel vedermi rosso? MA CREDETEMI X DIRLO BISOGNA AVERE LE PALLE..., Dopo troppi tentativi HO DECISO DI ACCETTARE E DI NON FARMI SEGHE MENTALI SUL COSA PENSANO GLI ALTRI...perche' una giornata in piu' di tristezza non e' altro che una giornata buttata nella spazzatura pensando ai feedback che si hanno dagli altri...e allora boh...quando vuole venire il rosso che venga, questa e' la mia teoria...ed e' una teoria anche le sedute dagli psicologi...xke' la pratica e' ben altro e non sempre funziona.

Si sì! I colleghi hanno centrato il problema e credo lei abbia capito! Infatti è proprio la paura di arrossire che di fatto fa arrivare più sangue al viso! Lo faceva notare già nel 1800 August Forel citando la legge dell’ideoplasia (pensiero che prende forma) ...nel senso che è proprio il richiamo della sensazione di rossore che di fatto lo prococa! Quindi la preoccupazione è di certo peggiorativa e per niente protettiva! Quindi deve delegittimare per bene l’inutilita di attenzionare tale rischio, poiché chi le vuole bene lo esibirà anche se arrossisce! Poi il giudizio degli altri dovrebbe avere un peso molto relativo per godersi la vita! Lasci che arriva se arriva e che se ne va quando se ne vuole andare! E non servono le palle per accettare che capiti questo inconveniente! Basta riconoscere che una piccola caratteristica di se, che neanche lei può essere perfetto e soprattutto che non deve conquistare la stima e l’affetto di tutti! Buona vita ...ma faccia qualche altro incontro di Psicoterapia  per rafforzare i cambiamenti 

domande e risposte

Dott.Gaetano Tizza

psicologo, psicoterapeuta cognitivo comportamentale - Caltanissetta - Ragusa

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