Dott.ssa Ghislena Leotta

Dott.ssa Ghislena Leotta

Psicologa clinica e giuridica

Perché quando litigo urlo e alzo le mani

Buongiorno, mi chiamo Maria e ho 26 anni. Ho una relazione con il mio fidanzato da quasi 5 anni e da qualche mese abbiamo iniziato a convivere. Lui ha 31 anni, mi ama tantissimo, è sempre molto presente e affettuoso. Ma mi sono accorta, che nell'ultimo periodo discutiamo molto per stupidaggini, e lui ha un atteggiamento verso i miei confronti che mi ferisce. Se una cosa mi da fastidio e gliela dico, lui inizia a ridere come se stessimo giocando, non capendo la gravità della cosa, quando io non mi sento compresa e ascoltato, scatta in me un qualcosa di inspiegabile, inizio ad alzare le mani ed a urlare, come se volessi attenzioni. Ma lui successivamente inizia a guardarmi con degli occhi freddi e arrabbiati e spesso mi ''offende'' con le parole forti, con la consapevolezza che lui abbia ragione. Questo mi porta ancora più rabbia e aggressività. L'ultimo episodio è stato qualche giorno fa in vacanza la sera prima del mio compleanno, io avevo voglia di uscire e lui invece si era steso sul letto per riposarsi. Alla mia domanda ''amore non vuoi uscire?'' mi risponde: ''dammi 10 minuti''. così faccio, gli do un pò di tempo, mi preparo ma poi realizzo che non ne vuole sapere mezza. allora mi agito, inizio ad alzare la voce e a prendermela. Lui stufo di ascoltarmi si alza e mi dice: '' se continui, vuoi vedere che ti lascio qui da sola a piangere e ti rovino il compleanno?'' girandosi di spalle, alche scatta in me l'aggressività, gli prendo il viso con forza e glielo giro, in quel momento lo graffio. E li scatta una lita molto molto grave. Forse la più grave di tutte, prima si arrabbia poi, cercava un pò di smorzare e poi mi offendeva con delle parole molto forti. Questo mi ha destabilizzata completamente, al punto di avere un attacco di panico e non nego di aver pensato anche a farmi del male in quel momento. Lui continuava a infierire, ''dai piangi piangi, bambina di 5 anni''. ''dai usciamo sennò fai i capricci''. ''questo succede quando stai con una persona immatura'' ''è sempre colpa tua''. abbracciandomi successivamente. Frasi che ad oggi nonostante abbiamo chiarito mi rimbombano in testa. Io non voglio più avere questi atteggiamenti perchè dopo mi fanno star male il triplo. Non voglio urlare o alzare le mani. non vorrei passare sempre dalla parte del torno. Ma vorrei essere capita e compresa.

Salve Maria,

intanto la ringrazio per aver condiviso con noi questo suo vissuto e aver dato spazio alla sua sofferenza, è un primo gesto di ascolto e di rispetto verso se stessi. Posso immaginare e comprendere la fatica che prova a vivere questa situazione. La convivenza è un momento evolutivo della coppia molto delicato che può comportare qualche difficoltà. Mi sembra che da entrambe le parti ci siano delle modalità comunicative che rendono di difficile gestione la parte emotiva che suscitano. E' molto bello che lei si interroghi sulle proprie e mostri la volontà di migliorarsi.

La cosa che posso consigliarle è valutare un percorso individuale che la aiuti nella gestione di questi stati emotivi o, se possibile, intraprendere un percorso di coppia che possa aiutarvi a migliorare la comunicazione e aprirvi all'ascolto reciproco e magari supportarvi verso una direzione in linea con i vostri rispettivi bisogni dando valore alle emozioni che provare entrambi. Effettuare un percorso insieme può aiutarvi ad impegnarvi reciprocamente verso uno scopo comune.

Se avesse bisogno rimango a disposizione; ricevo su Modena e/o online.

Cordialmente

Dott.ssa Ghislena Leotta