Sogno persone che mi seguono e vogliono uccidermi
Gentile Dott. /ssa Mi chiamo Stela e ho 22 anni. Io ho un problema che mi sta preoccupando sempre di più. Da bambina avevo paura dal buio e di stare da sola in casa. Crescendo continuavo ad avere questa paura dal buio, spesso dormivo con la luce acesa e mai da sola in camera. Quando avevo 12 anni ho sognato che qualcuno aveva ucciso la mia vera madre e secondo il sogno io ero adottata dalla famiglia con la quale vivo da sempre. Da allora hanno cominciato gli incubi e spesso pensavo di fugire di casa con questa fissazione in testa di essere adottata. Non ne ho parlato con nessuno per 2 anni, piangevo sempre, mi sentivo diversa, mi sentivo persa, ero caduta in depressione. A 14 anni ho avuto una crisi un giorno sempre legata al sogno e i miei mi hanno portato dal neurologo che mi ha riempito di medicine. Ho continuato ad avere crisi e attacchi di panico ancora dopo per un anno. Continuavo a sognare cose strane pero da per un po' di tempo stavo abbastanza bene. Due anni fa per alcuni mesi sono stata di nuovo male, ogni notte sognavo bambini che mi chedevano aiuti, bambini morti,bambini che morivano nelle mie mani. Non ho potuto dire niente a nessuno trane mio ragazzo che mi diceva di andare dal dottore, ma non sono mai andata, mi vergognavo. Da un mese di nuovo sogno persone che mi seguono e vogliono uccidermi oppure persono che muoiono. Questo mi fa essere sempre nervosa, piango, non mi sento bene con me stessa, sono sempre debole e questa situazione sta causando grandi problemi con mio ragazzo. Lui è stanco di me, dice che sono neurotica e non c'è la fa più. Ci lasciamo ogni settimana, ci mandiamo al diavolo ed io mi sento terrorizzata dal idea che lui non sia con me perché è l'unica persona con la quale parlo di queste cose. Ormai sta con me per compassione e mi dispiace davvero che siamo venuti fin qua. Le chiedo gentilmente di darmi qualche consiglio per uscire da questa situazione. Vi ringrazio anticipatamente
Cara Stela,
ciò che ha scritto mi ha colpito molto. Quella che descrive è una situazione di disagio importante, costellato di preoccupazioni e di paure riferite a se stessa e alle persone che le sono care. Dato che ciò che prova sembra per lei così difficile da tirare fuori e da condividere (dice che ne ha parlato solo con il suo ragazzo) si manifesta nella sua vita onirica, attraverso i sogni, che sono semplicemente un’altra via attraverso cui noi abbiamo modo di esprimere le preoccupazioni che ci attraversano o gli aspetti della nostra vita che non abbiamo compreso o elaborato a livello cosciente.
E’ per questo che il consiglio che le posso dare è di cercare di affrontare la “vergogna” di cui parla e di cominciare a condividere quello che prova. Credo che in questo la figura di un professionista esperto possa esserle di grande aiuto: nel suo caso, a fianco di una eventuale cura farmacologia (da valutare), è importante che possa intraprendere un percorso psicologico che la possa aiutare a esprimere, chiarire ed elaborare i vissuti che emergono nei suoi sogni. Non c’è assolutamente nulla di cui debba vergognarsi. Prima o poi proviamo tutti paura nella vita, che sia paura di non piacere, paura di essere abbandonati, paura del giudizio, della morte o altro ancora. Quello che è importante è però poter guardare ad essa, affrontarla, capire di che cosa si tratta e da dove provenga, così da poterla elaborare e superare lo stato di disagio che ha descritto.
Spero di esserle stata di aiuto.
Un caro saluto