Dott.ssa Giovanna Cappello

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Dott.ssa Giovanna Cappello

Psicologo e psicoterapeuta individuale, di coppia e familiare

Non socializza

Salve, il mio bimbo ha appena compiuto 3 anni. Il 30 agosto è nata la sorellina di cui lui è innamoratissimo. A settembre è iniziato l'asilo, per più di un mese lo accompagnavo ogni mattina, stavo li una mezz'oretta e poi lo lasciavo in lacrime con le maestre e lo ritrovavo nello stesso stato.

Poi sono iniziati i risvegli notturni e il mal di pancia la mattina, così anche con il consiglio delle maestre abbiamo deciso di tenerlo a casa... Ma credo che non ho fatto la scelta giusta.

Non vuole più giocare con i suoi coetanei, quando andiamo ad un compleanno, mi dice che ha sonno e vuole andare a casa, non lo posso lasciare più con nessuno, nemmeno con il papà perché vuole solo me...

La cosa che mi preoccupa seriamente è che non socializza e molto spesso non vuole uscire di casa. Ora io mi chiedo, siccome da piccola non ho frequentato l'asilo e fino a grande ho avuto una grande difficoltà a staccarmi da mia madre, non vorrei che lui crescesse con la stessa difficoltà, deve crescere più forte di me.

Dal suo comportamento mi dà l'impressione che abbia paura dei suoi coetanei, le maestre mi hanno detto che il problema dell'inserimento è stato più pesante per lui, anche per l'arrivo della sorellina, così vicino all'inizio dell'asilo... Io ho lavorato fino a febbraio e prima rimaneva con i miei, ora non capisco tutta questa difficoltà da dove arriva.

Datemi un consiglio. Grazie

Salve mamma il suo bambino non ha frequentato il nido,così si deduce dalla sua lettera, pertanto l'inserimento alla materna ha rappresentato il primo vero momento di separazione dalla mamma e di socializzazione con i pari.Poco prima è nata la sorellina, ma da febbraio lei è stata con suo figlio a casa tutta per lui.Tante e troppe cose per un bambino cosi piccolo.Per per un mese frequenta l'asilo, ma non dice l'orario di frequenza,per poi interrompere. Forse si poteva gestire la difficoltà del bambino in maniera diversa, magari prevedendo un orario ridotto e poi in relazione all'aumento della capacità del bambino di tollerare la sua assenza, aumentare il tempo di permanenza e così via.In vista delle prossime vacanze di Natale non è il caso di riprendere la fase dell'inserimento,meglio rimandare a gennaio, se attualmente non frequenta.La difficoltà a socializzare così come la difficoltà a uscire di casa  può avere a che fare con la difficoltà alla separazione,la vicinanza con la mamma e la permanenza a casa scongiurano il distacco.La paura che vive il bambino non lo lascia libero di giocare ed esplorare l'ambiente.Lei mamma,da quello che scrive, ha vissuto la stessa difficoltà di suo figlio quindi può capire come si sente e perchè e questo deve essere una risorsa per lei al fine di capire ed aiutare suo figlio. Deve cercare di superare la sua ansia e paura (che suo figlia cresca con le sue difficoltà) ed utilizzare la sua esperienza per aiutare suo figlio a tollerare la separazione.La separazione è un esperienza inevitabile e comporta lo sviluppo della sicurezza da parte del bambino negli adulti.Se sente che l'adulto è sicuro e sereno il bambino non avverte pericolo o paura ad esempio nello stare a scuola.Se sente che la mamma è insicura o preoccupata il bambino avvertirà un pericolo nello stare a scuola e non avrà la serenità per giocare e divertirsi con gli altri.Mi limito al consiglio da lei richiesto ma ci sono altre cose utili su cui riflettere come ad es come ha vissuto l'arrivo della sorellina ed i primi giorni a casa, come reagisce alle visite di parenti ed amici a casa a seguito dell'arrivo della sorellina.

Spero comunque di averle dato degli spunti utili ad una riflessione. Buone cose Dott.ssa Giovanna Cappello Psicologa Roma

domande e risposte

Dott.ssaGiovanna Cappello

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