Solitudine e problemi relazionali

Sono una ragazza di 19 anni, che sta vivendo un periodo molto difficile. Soffro di solitudine, diciamo che non ho amici che si possano definire tali, ma solo conoscenti. Purtroppo ho un carattere molto timido e insicuro, alle superiori inizialmente l'ho vissuta bene nel senso che conoscevo già qualche mio compagno di classe e in particolare con tre di loro mi trovavo bene, nonostante fossi davvero molto chiusa; successivamente però questo gruppetto si è sfaldato, Tra di noi non si era creato un legame forte anche perché all'epoca ero troppo timida e non riuscivo a rapportarmi bene e a confidarmi nemmeno con loro. In questi anni ho affrontato un percorso di psicoterapia che mi ha permesso di aprirmi, avere un aiuto e migliorare la mia chiusura, ma nonostante ciò la situazione non è cambiata granché. L'ultimo anno soprattutto mi sono aperta molto con i miei compagni di classe , con i quali comunque non sono mai riuscita a legare molto e che comunque alcune volte non si sono dimostrati molto aperti nei miei confronti. All'università ho conosciuto delle persone che mi sembrano essere molto più in linea con me e molto più compatibili, ma per ora comunque il rapporto che abbiamo è di compagni di classe; non penso si sia instaurata una vera e propria amicizia anche se inizialmente ero molto più positiva anche io in questo senso. Ora mi sto di nuovo buttando giù, ho paura che non riuscirò mai a trovare la serenità e che resterò sempre sola. Sono davvero preoccupata per questo e sto male... Davvero non so come fare

Cara Sara,

Nelle situazioni come la sua le strade sono tre.

O si mette in terapia e scava a fondo nella sua personalità, nei sogni, e legge tanto per cercare di comprendersi al meglio. Acquisterà così anche il dono di non avere paura delle emozioni, sue e degli altri.

O si iscrive a qualche gruppo, di meditazione, di yoga, di ricamo, insomma cercando di legare anche con persone diverse dai suoi coetanei.

O va a dare una mano a chi sta peggio di lei. Quest'ultima soluzione è la più corretta, antropologicamente parlando, e dà sempre risultati. Quando si pensa di riuscire a ricevere poco, la soluzione sta sempre nel dare molto senza chiedere.

Un caro abbraccio, coraggio.