Dott.ssa Giulia Maria D'Ambrosio

Sono un medico, neuropsichiatra infantile, psicoterapeuta diplomata come psicodrammatista analitico junghiana. Vivo e lavoro a Milano da sempre.

La mia vita è stata ricca di sorprese, alcune scellerate e alcune meravigliose. Entrambe rappresentano un patrimonio e anche il motivo e il modo con cui accolgo le persone che desiderano fare un pezzo di strada con me. Sono certa che in ognuno alberghi una unicità, un senso, un’ispirazione, e mi lascio sorprendere da ogni storia che mi viene raccontata.

Le fiabe e la lettura sono state le mie compagne dell’infanzia, ciò che ho amato sopra ogni cosa, insieme alla natura dei pascoli valdostani, dove ho trascorso moltissimo tempo. Io “nasco” dentro le storie. Da bambina mi sono infilata in ogni riga, in ogni parola, ho immaginato volti e paesaggi, ho scolpito nel cuore frasi che mi hanno aiutata a crescere e a superare momenti decisamente poco brillanti. Da adulta, gli anni trascorsi alla Disney con Elisa Penna hanno costituito uno dei periodi più formidabili che ho vissuto, in contatto con migliaia di bambini e con la possibilità di comunicare in modo sottile con i più piccoli tra loro.

Non ho mai dimenticato nessuna delle persone che ho incontrato: compagni, amici, incroci occasionali, pazienti di quand’ero studente, colleghi; dentro di me si è creata una galassia, con molti mondi possibili.

Amo l’Arte: la studio, la rincorro, e ho vissuto in mezzo a un grappolo di ballerini, che hanno reso bellissima la mia vita.

Lavoro soprattutto con adulti, e qualche volta mi occupo ancora di bambini. Lavoro tanto con i sogni, con la sand play therapy, con il disegno, con le immagini – ne ho ritagliate molte centinaia e sono un buon aiuto per chi non sa disegnare. Lavoro spesso con gruppi.

Un’estate mi capitò in mano il libro di Simon Sinek “Find your why”. Ho cominciato a chiedermi perché facessi questo lavoro e, soprattutto, perché riesco a farlo ancora con intensità anche dopo tanti anni. Non sembrava un compito facile, questa comprensione, anzi, non lo era proprio, e contribuiva ad allargare un dubbio rispetto alle scelte lavorative. Secondo Sinek il “perché” di una persona emerge già nell’infanzia. Messa così, la ricerca appariva ancora più ingarbugliata e la soluzione ben lontana.

Fu mio fratello Umberto a darmi lo spunto, mentre cercavo con lui, uomo profondo e pragmatico, di districarmi dai miei intrecci di pensieri – tutti inutili. Mi restituì la “foto” di me bambina: una sorella maggiore spesso isolata a leggere.

Leggere era il mio rifugio, era “la stanza tutta per me” dove è maturato ogni pensiero, ogni idea, ogni progetto, ogni incontro con la vita che ho realizzato, immaginato o sperato.

Conosco l’importanza di poter accedere a un giardino segreto, dove ogni dolore può diventare una amata pianta con fiori e frutti … complice la sorgente della vita che sempre scorre …

La stanza della terapia è il tuo giardino segreto. Non importa da quale deserto arrivi: il mondo si può ricreare a partire da una singola scintilla – come nella “Storia infinita” di Ende.

Il metodo che utilizzo per inquadrare i problemi che mi vengono esposti non si riferisce a una sola scuola di psicoterapia, ma è una sintesi, usata in modo intuitivo, delle diverse esperienze con cui sono entrata in contatto. Non utilizzo tecniche preorganizzate, le ritengo fuorvianti e troppo aderenti alle richieste attuali, ossia alla pretesa di risolvere tutto velocemente e con poca fatica.

Nel mio studio si parla, si disegna, si usa il metodo del Gioco della Sabbia, si incollano immagini, si sviluppano i sogni. Il lavoro con il piano pratico non si allontana mai da un lavoro con l’inconscio e con la relazione che i fatti della vita hanno con esso.

Ascolto problemi personali, di coppia, con i figli. Ho esperienza con le problematiche dell’attaccamento e con il rapporto con la figura paterna.

Accompagno nel tempo del lutto e nel tempo della ricerca spirituale.

Il lavoro di supervisione dei casi clinici mi appassiona e amo lavorare con i colleghi. Conduco un gruppo di intervisione on line a cadenza settimanale.

Sono laureata in Medicina e Chirurgia.

Sono specializzata in Neuropsichiatria infantile.

Ho lavorato a lungo nel campo della ricerca neurofisiologica e ho pubblicato dei lavori scientifici peer review sia prima che dopo la laurea.

Ho studiato seriamente e sono ancora un buon medico di Medicina Interna. Durante la pandemia ho imparato a trattare la covid con le cure domiciliari, trasformandomi inaspettatamente in un punto di riferimento anche per persone sconosciute e lontane.

Ho iniziato il mio percorso come psicoterapeuta aderendo al gruppo di Psicoterapia Critica di Enzo Morpurgo, gruppo storico di rottura degli schemi psicoanalitici degli anni ‘70.

In seguito ho aderito alla scuola junghiana, che rappresenta il filo conduttore principale del trattamento di terapia.

Le esperienze di studio altre che ho fatto sono innumerevoli e riguardano il rapporto con la figura primaria, gli schemi corporei e il trauma.

Il dettaglio dei percorsi è reperibile sul sito internet www.psicoterapia-psicodramma.jung.com

Sono appassionata di simbologia del territorio etrusco e dei luoghi di riferimento della Terra, la Dea Madre venerata in epoca ancestrale in tutto il Mediterraneo.

Sono da moltissimo tempo un ricercatore nel campo delle esperienze non ordinarie. Ho un interesse spiccato per le applicazioni della fisica quantistica alla psicologia, con studio personale e clinico della memoria globale e del vissuto corporeo come memoria legata alla dimensione del tempo.

Lavoro soprattutto con adulti che desiderino comprendere le proprie motivazioni profonde.

Mi occupo di bambini solo per la fase diagnostica.

Non distribuisco farmaci, ma invio volentieri a omeopati unicisti.

Non lavoro con disturbi gravi/psichiatrici.