Dott. Giuseppe Salzillo

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Dott. Giuseppe Salzillo

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

Separazione a termine gravidanza

Buongiorno,
Sono a 40 settimane e da 10 giorni io ed il mio compagno abbiamo deciso di separarci conseguentemente alla mia scoperta di una sua relazione che durava da mesi.
Abbiamo già una bimba di 5 anni solare e molto empatica. La nostra seconda bambina arriverà a giorni e per quanto il mio compagno sostenga di aver vissuto la nostra relazione nel malessere per molto tempo, si sta assumendo tutte le responsabilità genitoriali del caso, sia nei confronti della prima che della seconda figlia.

Abbiamo oggi fatto una consulenza da una terapista genitoriale e dell’infanzia per capire come comportarci nel migliore dei modi per le bambine.
Noi non abbiamo mai litigato davanti alla bimba e tutt’ora riusciamo a passare momenti e giornate tutti insieme felicemente pur avendo chiaramente spiegato a lei come stanno le cose. Lui vive a casa nostra e noi ci siamo spostate a casa dei miei genitori che vivono a pochi metri da noi in quanto la bambina è sempre stata abituata a vivere i due ambienti e per permettere al papà di essere vicino e comodo nella sua gestione.

La terapista data la situazione delicata in cui ci troviamo ci ha suggerito di pensare all'imminente arrivo della bambina e allo stress fisico e psicologico che questo avrà su di me, per cui la vicinanza del papà durante le notti può fare effettivamente la differenza.
Per questo consigliava se possibile di accantonare l’idea della separazione fisica per qualche mese in modo da far metabolizzare alla nostra bimba di 5 anni un “trauma”’alla volta, permettere al papà di essere attivamente presente nella crescita della seconda bimba e a me di avere il sostegno necessario nei primi mesi. Questo ovviamente a fronte della certezza che la convivenza e rapporto tra di noi possa essere sereno in casa e non generare conflitti.

Ci siamo però chiesti se questo non possa creare nella prima bimba confusione, alche ci è stato spiegato che spiegandole i motivi di questo riavvicinamento momentaneo chiaramente, dormendo in due camere separate e sopratutto avendo una mamma più tranquilla emotivamente, la bambina si adatterà molto probabilmente tranquillamente a tutti i cambiamenti.

Vorremmo un secondo parere sulla questione prima di prendere una decisione in merito. Volendo potremmo anche “riunirci” solamente per i weekend.

Gentile Valentina,

in effetti la situazione è complessa e non è consigliabile ridurla ad una questione di problem solving ("il papà dorme a casa tutti giorni oppure solo nei week-end"). Il principio è questo: i genitori hanno il dovere di proteggere i figli dagli aspetti traumatici dovuti alla separazione ma allo stesso tempo hanno il compito di accompagnare i figli verso una graduale e serena accentazione della separazione.

Come declinare questo principio attraverso delle decisioni operative può variare in base di diversi fattori: il temperamento e la resilenza della bambina, il grado di capacità della coppia genitoriale di non scivolare verso la conflittualità della coppia in crisi, l'attuale tenuta psichica dei singoli membri della coppia e così via. Cioè, in estrema sintesi, non è tanto ciò che viene fatto ad essere importante ma "come" viene fatto e in quali condizioni. Se si riesce a sostenere la bambina in questo difficile momento anche senza la convivenza della coppia genitoriale allora non è necessario condividere lo stesso tetto aumentando ulteriormente lo stress già forte che state vivendo.

Saluti.

 

Giuseppe Salzillo