Perchè non mangia all'asilo?

Buonasera sono mamma di un bimbo di quasi 5 anni primo anno di asilo.L'inserimento è stato più lungo del normale.Diffidenza nella maestra,nello stare con i bimbi nel fare le attività di gruppo.(inglese ginnastica).Dopo 4 mesi si è deciso da solo di fare quello che finora non aveva fatto.Tranne però mangiare.Non ha mai assaggiato un primo ma mangia solo pane e dolci o beve succhi di frutta.Noi ovviamente a oggi insistiamo nel dirgli che se mangia all'asilo verrà premiato.Da qualche giorno vuole sapere ogni mattina il menù del giorno che io gli leggo e poi lui mi dice che tanto non mangia.Chiedendo il perché lui risponde che gli altri bimbi lo guardano,ma anche se si trova a tavola con persone estranee o a casa di gente che vede raramente non vuole mangiare.E'come se si sentisse osservato.E' un bimbo timido molto sensibile di cuore e molto intelligente.Vorrei sapere come comportarmi.Se insistere o fare finta di niente.Anche la maestra vorrebbe sapere cosa fare.Se può aiutarmi sarei più serena.Grazie saluti

Salve Sara!

Sono la Dott.ssa Ilaria Raia Psicologa Psicoterapeuta dell'Adolescenza e del Giovane Adulto ad indirizzo Psicodinamico. Da quel che ho letto, mi sembra di capire che il problema non si manifesta solo all'asilo, ma anche in presenza di altre persone che il bambino non conosce bene e di cui non sa se può fidarsi.

Credo sia importante non trascurare il problema e non considerarlo una cosa passeggera appartenente ad una fase dello sviluppo.

Tal volta, il sintomo ci parla, ci vuol dire qualcosa che non può essere espresso in altri modi e attraverso altri canali.  

Probabilmente il suo bambino potrebbe avere delle difficoltà relazionali nell'approccio con i pari, ma anche con gli adulti e credo sia importante aiutarlo per non farlo sentire solo ed inerme.

Senza allarmismi, ci sarebbe da capire come mai ha cominciato a frequentare l'asilo a 5 anni e cosa abbia fatto e quali esperienze abbia vissuto fino a quel momento. Credo sia importante ripercorrere la vostra storia insieme ad uno specialista dell'infanzia che potrebbe aiutarvi a comprendere quali sono le cause di certe difficoltà e soprattutto saprà orientarvi sui comportamenti da mettere in atto! Cerchi uno Psicoterapeuta dell'infanzia nella vostra zona, magari ad orientamento Psicodinamico, che saprà trovare insieme a voi anche il significato per la scelta di certi cibi come il pane, i dolci e i succhi di frutta che si mettono direttamente in bocca, senza l'uso di intermediari (forchetta, cucchiaio...) che hanno un certo sapore e che potrebbero essere associati a certe emozioni e soprattutto a certi vissuti e dinamiche personali.

Spero di essere riuscita a stimolare qualche riflessione!

Cordialmente!